Il paziente ustionato ai «Riuniti»
Le sue condizioni restano gravi

Restano gravi le condizioni dell'80enne milanese rimasto ustionato lunedì 10 settembre in una sala operatoria della Neurochirurgia dei «Riuniti» dove si è improvvisamente sviluppata una fiammata che l'ha colpito mentre attendeva di essere sottoposto a tracheotomia.

Restano gravi le condizioni dell'80enne milanese rimasto ustionato lunedì 10 settembre in una sala operatoria della Neurochirurgia degli Ospedali Riuniti dove si è improvvisamente sviluppata una fiammata che l'ha colpito mentre - ormai in anestesia generale - attendeva di essere sottoposto ad una tracheotomia.

Il tutto è avvenuto lunedì intorno a mezzogiorno, in una sala operatoria della Neurochirurgia durante un intervento di tracheotomia: il paziente, ottantenne milanese, che era ricoverato da una decina di giorni nella Terapia intensiva dei «Riuniti», in prognosi riservata e intubato, doveva essere sottoposto all'intervento per aiutare la respirazione. Cosa sia successo è ancora da ricostruire fatto sta che un'imprrovisa fiammata si è sviluppata nel campo chirurgico, dove in pratica i chirurgico sono chiamati ad intervenire.

Mentre il chirurgo stava per intervenire si è verificata una «piccola combustione», sviluppatasi forse da una delle apparecchiature elettriche (forse un bisturi) la cui combustione potrebbe essere stata determinata dai gas medicali utilizzati in sala operatoria.

«Gli operatori presenti - hanno fatto sapere dai Riuniti - hanno prontamente messo in atto tutte le procedure necessarie a tutelare il paziente». La fiammata ha però causato al paziente alcune ustioni e lesioni: l'uomo, dopo l'intervento che è stato comunque portato a termine, è ora ricoverato in Terapia intensiva.

L'ospedale ha prontamente informato dell'accaduto la magistratura e sta conducendo un'indagine interna e ha identificato e isolato tutte le apparecchiature e i materiali utilizzati nel corso dell'intervento, e sono già a disposizione dell'autorità giudiziaria.

Intanto, il pubblico ministero Carmen Santoro ha aperto un'inchiesta per lesioni colpose e ha disposto il sequestro del macchinario e degli strumenti usati durante l'intervento, che i Riuniti hanno immediatamente messo a disposizione della magistratura. Il fascicolo è a carico di ignoti e così sarà sino a quando il sostituto procuratore non avrà chiarito la dinamica dell'incidente. Per farlo è necessaria una consulenza tecnica, che il pm è intenzionato a disporre quanto prima. Un esame che non si annuncia semplice.

© RIPRODUZIONE RISERVATA