«I sentieri della democrazia»
Venerdì incontro alla Malga Lunga

Da oltre dieci anni la Cgil e lo Spi-Cgil di Bergamo non mancano di testimoniare, riunendosi alla Malga Lunga, il legame che questo luogo ha col sindacato. Ad oltre 1.200 metri, nel territorio del Comune di Sovere, anche quest'anno il rifugio partigiano ospiterà il seminario dei Comitati Direttivi della Cgil, venerdì 14 settembre, a partire dalle 9.


Il tema a cui l'iniziativa è dedicata è la democrazia: la crisi finanziaria ed economica in corso si sta trasformando, secondo autorevoli analisi, in una crisi dei principi democratici. Numerosi sono gli interventi pubblici di intellettuali e politici che si confrontano sul tema della democrazia, della sua fragilità e della necessità di una sua continua difesa.

“Per questo abbiamo scelto di interrogarci su ‘I sentieri della democrazia', come dice il titolo del nostro seminario” spiegano Luigi Bresciani, segretario generale provinciale della Cgil e Gianni Peracchi, segretario generale dello Spi. “Quello di domani sarà il primo di una serie di incontri pubblici sul tema. Certo, la Malga Lunga, oltre ad essere un luogo tradizionale per le iniziative della Cgil e dello Spi, è davvero il posto giusto per il lancio di questo percorso, un luogo scelto non a caso, proprio per il suo valore simbolico. Premessa della discussione coi due ospiti che saranno con noi è l'idea che la crisi economica e le stesse dinamiche economiche attuali stiano costringendo ad interrogarsi sul possibile ‘disagio della democrazia', come lo chiama lo storico Carlo Galli”.

“I sentieri della democrazia” venerdì 14 settembre, ore 9, Malga Lunga - Seminario dei Direttivi CGIL e SPI
Introduce Luigi Bresciani, segretario generale CGIL di Bergamo
Interventi di Roberto Bruni, amministratore pubblico, (ex sindaco di Bergamo) e figlio di un partigiano
Danilo Barbi, segreteria nazionale CGIL
Coordina Gianni Peracchi, segretario generale SPI CGIL Bergamo

La storia del rifugio partigiano della Malga Lunga è legata alla tragedia del 17 novembre del 1944, quando reparti fascisti della “Tagliamento” riuscirono a catturare parte della squadra di Giorgio Paglia, ufficiale della 53a Brigata Garibaldi. A causa dell'agguato fascista, avvenuto alla Malga Lunga, Paglia e compagni furono costretti alla resa. Due di loro vennero uccisi a pugnalate sul posto. Gli altri furono fucilati il 21 novembre 1944 al cimitero di Costa Volpino. Giorgio Paglia, che pure poteva aver salva la vita perché figlio di una medaglia d'oro al valor militare, rifiutò la grazia e morì coi compagni.

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