L'appello salva-Comuni si allarga
Da Bergamo coinvolge 358 sindaci

Ha aderito pure Berlusconi. Non, però, il Silvio, in buen ritiro in Kenya, ma il Luigi sindaco di Lurago Marinone (Como). L'appello salva-Comuni, partito da un manipolo di primi cittadini bergamaschi alla volta del premier Monti, ha fatto il giro d'Italia e raccolto 358 firme.

Ha aderito pure Berlusconi. Non, però, il Silvio ancora in buen ritiro in Kenya, ma il Luigi sindaco di Lurago Marinone, provincia di Como. L'appello salva-Comuni, partito da un manipolo di primi cittadini bergamaschi il 10 agosto scorso alla volta del premier Mario Monti, ha fatto il giro d'Italia e raccolto 358 firme: 158 sono sindaci orobici (pari al 65% dei comuni bergamaschi), altri cento lombardi e altrettanti fuori regione. Dopo la pausa estiva, quindi, la marcia dei sindaci riparte al galoppo.

«Le adesioni sono arrivate da ogni regione. Non c'è una regione che non sia rappresentata - fa il resoconto Riccardo Cagnoni, alla guida di Vertova e dell'iniziativa -: dall'estremo Nord di Anterivo Altrei, piccolo comune vicino a Vipiteno in provincia di Bolzano, all'estremo Sud di Giardini Naxos, noto comune turistico di circa 10 mila abitanti, in provincia di Messina, da Tirano (Sondrio) ad Alghero in Sardegna. A dimostrazione che i problemi evidenziati e le soluzioni proposte non sono quelli di Vertova, dei bergamaschi o dei lombardi, ma sono quelli di tutto il Paese».

Perché il documento, nato appunto dalla buona volontà di un gruppo di amministratori locali «multicolor» dal punto di vista politico e diffuso soprattutto attraverso il passaparola, non si limita al «mantra» anti-provvedimenti strozza-Comuni (dai vincoli del Patto di stabilità ai tagli indiscriminati della spending review che soffocano sempre di più le autonomie dei territori), ma tende la mano al governo. Per la costruzione di un nuovo «patto sociale», che metta al centro il ruolo attivo dei Comuni, ad esempio nella lotta all'evasione fiscale e nella costruzione di un nuovo rapporto Stato-periferie.

Leggi di più su L'Eco di sabato 15 settembre

© RIPRODUZIONE RISERVATA