Zingonia, rinasce il policlinico
«Un riferimento per la Bassa»

I lavori sono partiti, e in quattro anni il policlinico San Marco di Zingonia avrà un volto nuovo, cementando così il proprio legame con il territorio. «Qui passerà la Pedemontana e vogliamo che Zingonia si ponga come ospedale di riferimento per la Bassa».

I lavori sono partiti, e in quattro anni il policlinico San Marco di Zingonia avrà un volto nuovo, cementando così -  secondo gli intenti del gruppo San Donato - il proprio legame con il territorio. «Qui passerà la Pedemontana e vogliamo che Zingonia si ponga come ospedale di riferimento per la Bassa – sostiene Francesco Galli, amministratore delegato degli Istituti ospedalieri bergamaschi –. Puntiamo a diventare un punto di riferimento per la traumatologia e per l'emergenza nell'area della Bassa».

Il piano di ristrutturazione del plesso ospedaliero punta ad allargare la struttura, portando fuori dal «corpo degenze» tutti i servizi di diagnostica, clinica, prenotazione, accettazione, cucine e servizi, e il bunker della radioterapia.

Il cantiere è stato aperto ad agosto, e ora si è già all'opera su due fronti, il blocco delle sale operatorie con il bunker di radioterapia, e a breve con il Cup, Centro unico di prenotazione. Gli interventi nel settore degenze arriveranno in un secondo momento, con una procedura «gemellare» a quella che è già in corso al policlinico di Ponte: ovvero prima si costruiranno i nuovi blocchi con le sale operatorie e poi, liberando quelle vecchie, si costruirà un padiglione di degenze, trasferendovi i pazienti per poi intervenire sugli ammodernamenti nei padiglioni già esistenti, senza mai diminuire i posti letto.

Intanto al policlinico San Pietro di Ponte San Pietro, entro Natale dovrebbe essere disponibile il servizio di Radioterapia.

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