Al pronto soccorso cinque ore
per un ginocchio. Ma era ictus

«È stata accompagnata in codice verde, cioè non grave, all'Humanitas Gavazzeni dove è stata visitata per una contusione al ginocchio, in realtà aveva un ictus. Se ne sono accorti dopo cinque ore, infatti poi è stata mandata ai Riuniti».

«È stata accompagnata in codice verde, cioè non grave, all'Humanitas Gavazzeni dove è stata visitata per una contusione al ginocchio, in realtà aveva un ictus. Se ne sono accorti dopo cinque ore, infatti poi è stata mandata ai Riuniti».

A raccontare i fatti è Tatiana Maffioletti che sintetizza lo spiacevole episodio subito dalla madre Elisabetta. La signora Barbieri è una donna di 53 anni invalida a causa di un ictus che nel 2008 l'ha paralizzata nella parte destra del corpo.

«Lunedì 19 novembre vengo avvertita che mia madre si è sentita male sul posto di lavoro (una onlus di Treviolo, ndr), e che per questo motivo è stata chiamata l'ambulanza. I soccorritori faticano a misurarle la pressione, finché mi viene detto che ha 240 di massima e 170 di minima. Vista la gravità della situazione, servirebbe l'auto medica ma viene portata in ambulanza alla clinica Gavazzeni».

Mamma e figlia entrano in accettazione alle 11,05, viene assegnato un codice verde «e da quel momento mia madre viene dimenticata, tanto che non le verrà data attenzione neanche dopo che avrà urinato nei pantaloni. Io voglio semplicemente capire - continua la figlia Tatiana - come sia stato possibile per il Pronto soccorso dell'Humanitaas, dare un codice verde a una signora con la pressione di 240/170, elemento che viene indicato nella relazione di soccorso compilata dagli operatori del 118».

«Un'altra cosa che non capisco è perché come motivo di accesso al Pronto soccorso viene indicato un trauma al ginocchio destro dopo una caduta accidentale nel posto di lavoro. Questo è veramente strano, mia madre ha la parte destra paralizzata e non le faceva male nessuna parte del corpo».

La replica della direzione sanitaria Humanitas Gavazzeni è che «la signora Barbieri, una volta arrivata al Pronto soccorso, è stata visitata e sottoposta ai primi esami necessari a definire il quadro clinico relativo al motivo dell'accesso e poi sottoposta a ulteriori esami di approfondimento. Verificata la patologia neurologica è stato deciso di trasferire la paziente in una struttura specializzata in quella patologia».

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