«Dimenticato» al cimitero, morì
L'esperto: ucciso dall'ipotermia

È stata l'ipotermia a causare la malattia che ha portato alla morte il pensionato 95enne rimasto chiiuso per una notte intera nel cimitero di Bergamo. Tutto era accaduto nel 2011. La conferma è arrivata dalla prima udienza del processo.

È stata l'ipotermia a causare la malattia che ha portato alla morte il pensionato 95enne rimasto chiiuso per una notte intera nel cimitero di Bergamo. Tutto era accaduto nel 2011. La conferma è arrivata dalla prima udienza del processo.

Alla sbarra è stato chiamato l'ufficiale della polizia locale che era di turno la notte in cui Cesare Almagioni, 95 anni di Bergamo, rimase chiuso nel cimitero: il pensionato fu trovato solamente il giorno successivo, ferito in seguito ad una caduta. L'anziano era spirato 36 giorni più tardi in ospedale.

L'ufficiale è chiamato a rispondere del reato di omissione di atti d'ufficio, e di quello di aver causato la morte in conseguenza di altro reato. La sera della sua scomparsa - l'11 marzo 2011- i parenti del pensionato ipotizzarono, non trovandolo a casa e non riuscendo a rintracciarlo, che potesse trovarsi al cimitero e fosse rimasto bloccato all'interno dopo la chiusura.

Era stata quindi chiamata la polizia locale, e in particolare al comando era stato chiesto di far aprire il cimitero e controllare che il pensionato non fosse all'interno: l'ufficiale di turno però aveva respinto la richiesta. Familiari e volontari, grazie al casuale intervento di una pattuglia della vigilanza privata, intorno alle 22,30, erano comunque riusciti ad entrare, ma solo lungo un percorso prestabilito. L'uomo era stato trovato solo la mattina dopo, all'apertura del cimitero, nelle vicinanze della chiesa di Ognissanti, in stato confusionale e ipotermia, ferito da una caduta mentre si trovava tra le tombe.

Portato in ospedale non si era purtroppo più ripreso. La Procura aveva aperto subito un'inchiesta: l'ipotesi investigativa è che l'ufficiale della polizia locale avrebbe avuto il dovere di autorizzare l'apertura del cimitero per permettere ricerche approfondite dell'anziano: non avendolo fatto (di qui il reato di omissione), deve anche rispondere del decesso dell'uomo.

Ora l'esperto nominato dalla Procura ha confermato che due sole possono essere le cause della morte del 95enne: una broncopolmonite, oppure una tromboembolia. Entrambe sono però riconducibili all'ipotermia causata dalla notte passata all'addiaccio.

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