Moretti attacca: «I pendolari?
Dovremmo lasciarli giù dai treni»

«Abbiamo 750 milioni di crediti scaduti. Se fossimo un'azienda normale avremmo lasciato la gente a terra e abbandonato il servizio». Ma stiamo parlando delle Ferrovie, e soprattutto di Moretti. Ed è noto che all'ad piaccia buttare ogni tanto benzina sul fuoco. COMMENTA SUL BLOG DE L'ECOLAB

«Abbiamo 750 milioni di crediti scaduti. Se fossimo un'azienda normale avremmo lasciato la gente a terra e abbandonato il servizio». Ma stiamo parlando delle Ferrovie, e soprattutto di Mauro Moretti. Ed è noto che all'amministratore delegato del gruppo piaccia buttare ogni tanto benzina sul fuoco.

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Non più tardi di lunedì scorso, a Palazzo Lombardia, il governatore Roberto Formigoni tuonava contro il governo, reo di non aver versato manco un centesimo di quanto atteso per il trasporto pubblico locale nel 2012. E di non dare certezze alcune per l'anno a venire. Se incrociamo Formigoni con Moretti, il cerchio si chiude: lo Stato non dà i soldi alle Regioni che non pagano le Ferrovie.

Anche se, in verità, non sarebbe il caso della Lombardia, dove l'esperienza di Trenord (partecipata paritariamente dalla Regione tramite LeNord e da Trenitalia, società del gruppo Ferrovie) ha dato ottimi risultati dal punto di vista economico.

A confermare che il nodo resta il mancato trasferimento delle risorse alle Regioni, la notizia che proprio ieri il governo ha sbloccato gli attesi 1,5 miliardi. Il che non toglie che, secondo Moretti «bisogna che le Regioni mettano programmi e risorse per aumentare i servizi: noi stiamo facendo un servizio con grandissima fatica. Così non si può andare avanti, serve responsabilità». COMMENTA SUL BLOG DE L'ECOLAB

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