Maxi truffa da 7 milioni a Upim
Condannato a un anno e 3 mesi

Capi di abbigliamento e articoli casalinghi per più di 7 milioni di euro che, per l'accusa, sarebbero spariti dai depositi Upim di Levate, Verdello e Verdellino. È un giallo che è stato svelato dal processo contro un 47enne di Bergamo.

Capi di abbigliamento e articoli casalinghi per più di 7 milioni di euro che, per l'accusa, sarebbero spariti dai depositi Upim di Levate, Verdello e Verdellino. È un giallo che è stato svelato dal processo contro un 47enne di Bergamo.

All'epoca dei fatti era dirigente amministrativo responsabile della logistica della società di grande distribuzione, condannato nei giorni scorsi per appropriazione indebita a un anno e tre mesi, pena sospesa, dal giudice monocratico di Treviglio Stefano Storto.

All'imputato era contestato di aver permesso a una società estranea alla Upim di appropriarsi indebitamente delle partite di abiti e casalinghi invenduti e da destinare al mercato con la formula della vendita per stock. Gli episodi contestati sarebbero andati avanti dalla fine 2005 al luglio 2008, quando era partita l'indagine.

La scintilla è stata il ritrovamento di vestiti e altri articoli della Upim in punti vendita di diverse località italiane che con la società di grande distribuzione non avevano rapporti commerciali. L'azienda si insospettisce e ordina un'indagine interna.

Tutti i dettagli su L'Eco di Bergamo del 22 dicembre

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