«A 67 anni ho perso casa e lavoro
Ho imparato a convivere con altri»

Racconta la sua storia con pudore ma anche con serenità, perché ritiene non ci sia nulla da nascondere: «Però il nome è meglio non pubblicarlo, possono bastare le iniziali: T. B.».

Racconta la sua storia con pudore ma anche con serenità, perché ritiene non ci sia nulla da nascondere: «Però il nome è meglio non pubblicarlo, possono bastare le iniziali: T. B.». La vicenda di quest'uomo di 67 anni vede al centro uno sfratto e la necessità di rivolgersi ai servizi sociali di Alzano Lombardo per trovare una soluzione abitativa sostenibile.

«Tutto comincia quando sette anni fa, a sessant'anni, ho deciso di uscire dalla mia famiglia. Non si andava più d'accordo, ma non ci siamo separati legalmente». Alle difficoltà familiari si sono successivamente aggiunte quelle lavorative: «A me non è rimasto nulla».

Fuori dalla famiglia e senza lavoro mantenere un affitto con 630 euro al mese diventa impossibile. «Sono arrivato al punto di farmi sfrattare». È in questo frangente che T. B. è costretto a rivolgersi al Comune che, nell'emergenza, propone una soluzione originale, dettata da condizioni peculiari. Nello stesso periodo, infatti, altre due uomini stavano vivendo lo stesso dramma della mancanza di un'abitazione. E sempre per una coincidenza fortuita un'opera pia presente ad Alzano mette a disposizione un appartamento nel centro del paese. Il Comune stipula il contratto di affitto, mentre le utenze per luce e gas sono intestate agli inquilini, come scelta di corresponsabilità. La convivenza inizia e funziona.

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