La Cgil: Maroni prenda le distanze
«Ritirare la petizione Salvini»

La Cgil Lombardia è solidale con il ministro Kyenge e contro l'iniziativa della Lega Nord «1000 piazze con la Lega, per un referendum sui clandestini e sul ministro Kyenge».

La Cgil Lombardia è solidale con il ministro Kyenge e contro l'iniziativa della Lega Nord «1000 piazze con la Lega, per un referendum sui clandestini e sul ministro Kyenge».

«Si vuole colpire Cecile Kyenge come donna e come cittadina italiana di origine africana, e ciò è tanto più odioso perchè offende il sentire di una larghissima parte del popolo lombardo e specula sulla recente tragedia di Niguarda - si legge nella nota dei sindacati -. A questo proposito, la richiesta avanzata da Salvini di militarizzare la città di Milano, fa parte della demagogia tipica della Lega che ha sempre considerato il fenomeno dell'immigrazione un problema di ordine pubblico, mentre si tratta di avere leggi più eque che, determinando i flussi in entrata commisurati alle necessità produttive del territorio, consentano una vera accoglienza, garantiscano l'integrazione e diano stabilità alle persone».

«Chiediamo pertanto che il presidente Maroni prenda con nettezza le distanze dalle dichiarazioni e dalle iniziative dei dirigenti del suo partito, assolvendo il proprio dovere istituzionale di essere Presidente di tutti, anche di quella parte della popolazione lombarda che crede nell'uguaglianza e nella solidarietà. La petizione di Salvini è razzista e fuori dalla Costituzione, non va firmata, ma anzi deve essere ritirata. Ci sono invece firme utili: per questo invitiamo il Presidente Maroni a sottoscrivere la proposta di legge di iniziativa popolare che porta il titolo 'Io riattivo il lavoro', sulla quale la CGIL, insieme ad altre associazioni e organizzazioni, sta raccogliendo migliaia di firme per il riutilizzo a favore della collettività, dei beni confiscati alla mafia».

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