Sanità, Lombardia a rischio tagli
«Il governo vuole toglierci 224 milioni»

Il vice presidente ha parlato dell'incontrocon il ministro, durante una conferenza stampa all'Ospedale neurologico Besta di Milano, ricordando loro che la Lombardia rischia di avere nel bilancio 2013 una riduzione dei finanziamenti pari a 224 milioni di euro.

Nei giorni scorsi aveva invitato il ministro della Sanità a venire in Lombardia per visitare uno degli ospedali della regione, affinché si rendesse conto della necessità di dover salvaguardare l'eccellente qualità delle strutture. Oggi il vice presidente e assessore regionale alla Salute della Regione Lombardia è volato a Roma, per incontrare di persona il ministro. L'incontro è previsto per questo pomeriggio, alle 17.30.

NO RIDUZIONE FINANZIAMENTI A REGIONI VIRTUOSE - L'assessore alla Salute della Lombardia da tempo si oppone fermamente alla drastica riduzione dei finanziamenti per le Regioni virtuose: "Sosteniamo la necessità dell'abolizione dei tagli previsti dalla spending review e dalla Legge di stabilità almeno per le Regioni, come la Lombardia, che garantiscono la corretta e completa erogazione dei livelli essenziali di assistenza, l'introduzione di nuovi diversi criteri di riparto del Fondo sanitario nazionale, legato alla effettiva quota di contribuzione delle Regioni e ai costi standard, - ribadisce l'assessore regionale alla Salute - e la revoca delle limitazioni, volute da alcune Regioni, alla circolazione dei pazienti nelle strutture del Servizio sanitario nazionale".

LOMBARDIA RISCHIA TAGLI PER 224 MILIONI - Il vice presidente ha parlato dell'incontro di oggi con il ministro ai giornalisti, durante una conferenza stampa all'Ospedale neurologico Besta di Milano, ricordando loro che la Lombardia rischia di avere nel bilancio 2013 una riduzione dei finanziamenti pari a 224 milioni di euro. "Tagliare in una regione come la Lombardia, dove il costo per abitante è il più basso d'Italia, - ha ricordato - è un'ingiustizia. Ci batteremo per evitare questo".

PROGETTO THERAGLIO CONTRO IL GLIOBLASTOMA, TUMORE AL CERVELLO PER IL QUALE OGGI NON C'È CURA NÈ CON LA CHIRURGIA NÈ CON LA RADIO O LA CHEMIO TERAPIA
Il glioblastoma è il tumore più frequente e maligno che colpisce il sistema nervoso centrale di individui appartenenti ad ogni fascia di età. Secondo dati dell'Associazione italiana dei registri tumori (Airtum) colpisce oltre 1200 persone all'anno in Italia ed è più frequente negli uomini che nelle donne. Il 'Besta' riceverà dall'Unione europea 6 milioni di euro, ripartiti tra i centri coinvolti nella ricerca (Italia, Israele, Ungheria, Germania Spagna). Il progetto prevede l'utilizzo delle nanotecnologie sotto forma di microbolle, piccole bolle d'aria capaci di agganciarsi alla superficie del tumore per somministrare direttamente al glioblastoma gli agenti antitumorali e per rendere ben visibile la massa tumorale sia all'occhio del chirurgo durante l'operazione, sia alla risonanza magnetica e all'ecografia intraoperatoria. Grande novità del progetto: vedere con più chiarezza i limiti rispetto al tessuto sano e conseguente possibilità di asportare completamente il tumore.

PROGETTO PROPANE: LA SENSIBILITÀ AL DOLORE NASCE DAL DNA
L'Istituto neurologico 'Carlo Besta' di Milano ha sviluppato un nuovo progetto di ricerca per comprendere i meccanismi genetici del dolore e sviluppare terapie personalizzate. Il progetto è stato selezionato dalla Commissione Europea nell'ambito del VII programma quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico per un finanziamento di 5 milioni di euro, che saranno distribuiti tra i centri di ricerca coinvolti (Italia, Olanda, USA, Inghilterra, Germania, Francia). Attualmente, infatti, l'efficacia dei farmaci contro il dolore varia molto da soggetto a soggetto: studi clinici effettuati negli ultimi decenni hanno dimostrato che, al meglio, i trattamenti disponibili permettono di ridurre del 50 per cento l'intensità del dolore in non più del 50 per cento dei pazienti. Dalla ricerca si cercherà di definire i meccanismi di questo fenomeno e individuare farmaci più efficaci sulla base delle caratteristiche individuali dei pazienti.

PROGETTO 'DESIRE' SULLA FISIOPATOLOGIA E TERAPIA DELL'EPILESSIA NEI BAMBINI
Questo progetto intende identificare e prevenire i meccanismi di sviluppo, maturazione e plasticità del cervello responsabili delle epilessie infantili. Verranno definiti dei marcatori biologici per definire nei piccoli pazienti la malattia, monitorarne il decorso, predirne l'evoluzione e definire strategie di prevenzione secondaria. (Ln)

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