Hashish per un milione e mezzo
Maxi operazione con inseguimento

La Guardia di finanza di Venezia ha sequestrato nel bergamasco 130 kg di hashish ed arrestato due trafficanti. L'operazione è l'epilogo di mesi d'indagine. A Osio Sotto maxi operazione con tanto di inseguimento, anche in elicottero.

La Guardia di finanza di Venezia ha sequestrato nel bergamasco 130 kg di hashish ed arrestato due trafficanti marocchini. L'operazione, coordinata dalla magistratura di Padova, è l'epilogo di mesi d'indagine durante i quali i finanzieri sono riusciti a scoprire un canale di approvvigionamento della droga che veniva dall'estero in quantità consistenti tali da saturare il mercato orobico.

Le indagini, condotte con le più avanzate tecnologie, anche di localizzazione satellitare, hanno permesso di individuare a Bonate Sotto un garage utilizzato come deposito dello stupefacente e a bloccare l'imminente cessione di una partita di hashish. Ed è così che proprio mentre il «fattorino», ricevuta la telefonata del «responsabile della clientela», stava partendo dal garage con la sua auto per effettuare una consegna, le Fiamme gialle sono intervenute per bloccarlo.

Al momento del fermo il corriere ha dapprima rallentato, dando l'impressione di volersi fermare, per poi accelerare forzando il posto di controllo e speronando le autovetture dei finanzieri. Immediato è scattato l'inseguimento che, grazie anche all'intervento di un elicottero del Corpo della Sezione Aerea di Varese, si è concluso dopo pochi chilometri presso un appartamento di Osio Sotto.

L'uomo, sceso dall'auto, aveva cercato di nascondersi in un appartamento di connazionali dove l'aspettava anche il suo sodale: una mossa sbagliata, visto che si è messo in trappola da solo concludendo la fuga con il più ovvio degli esiti, il suo arresto e quello del suo «collega».

Nell'auto quasi 5 kg di stupefacente, che sommati agli altri 125 kg rinvenuti dai finanzieri nel garage/deposito, hanno portato al sequestro di circa 130 kg di hashish. I due sono stati associati alla casa circondariale di Bergamo a disposizione dell'autorità giudiziaria che ha coordinato le operazioni, convalidando il fermo eseguito nei confronti dei due responsabili. L'intero carico sequestrato avrebbe fruttato sul mercato dei consumatori oltre 1 milione e mezzo di euro.

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