L'omicidio ad Adrara San Martino
Mazoki condannato a 15 anni

E' stato condannato a quindici anni di carcere Mustapha Mazoki, marocchino di 35 anni, accusato di aver ucciso con una coltellata il connazionale Ahmed Ghazzou, di 42 anni, ad Adrara San Martino nel dicembre 2012. Il magistrato aveva chiesto per lui 20 anni di cella.

E' stato condannato a quindici anni di carcere Mustapha Mazoki, marocchino di 35 anni, accusato di aver ucciso con una coltellata il connazionale Ahmed Ghazzou, di 42 anni, ad Adrara San Martino.

Per lui erano stati chiesti 20 anni. L'uomo era comparso nella mattina di lunedì 3 giugno, davanti al giudice dell'udienza preliminare Patrizia Ingrascì, Mustapha Mazoki.

Il connazionale Ahmed Ghazzou era stato trovato dalla proprietaria dell'appartamento (l'alloggio era in locazione) il 13 dicembre 2012, chiuso all'interno, in una pozza di sangue, anche se secondo le successive indagini l'omicidio risaliva in realtà alla settimana prima, e cioè al 6 dicembre.

Davanti al gup Mazoki, processato in sede di giudizio immediato, ha affrontato il rito abbreviato. Mazoki, amico della vittima, era stato sentito dai carabinieri già appena trovato il cadavere, ma solo a gennaio era scattato il fermo con l'accusa di omicidio nei suoi confronti: durante le deposizioni, infatti, sarebbe caduto in diverse contraddizioni, tanto da convincere gli inquirenti coordinati dal pm Monia Di Marco a metterlo sotto intercettazione.

Da queste erano arrivati una serie di riscontri ai sospetti, e la decisione del fermo era arrivata appena i carabinieri avevano sentito che si stava procurando i documenti necessari per lasciare l'Italia. In carcere si era avvalso della facoltà di non rispondere, ma per gli inquirenti la ricostruzione della vicenda era ormai cristallizzata: Mazoki avrebbe diviso - pare abusivamente - l'appartamento di Adrara San Martino, in via Villanova con la vittima e il movente del delitto sarebbe stata una lite scoppiata perché Mazoki riteneva Ghazzou responsabile della sottrazione di 70 euro.

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