Botellòn: già sbronzi a 15 anni
Domanda: dove sono i genitori?

Quello che ha colpito del Botellòn alla Fara di sabato è stata la quantità enorme di ragazzini minorenni (tra i 15 e i 17 anni) che hanno animato la festa, conclusa senza incidenti, a suon di bottiglie di vino bevute senza scrupoli fino all'ultima goccia.

La quinta edizione del Botellòn, la festa alcolica organizzata sabato sera alla Fara tramite Facebook dai ragazzi bergamaschi, non ha creato particolari problemi di ordine pubblico. A parte qualche schiamazzo, un po' di musica e qualche coro non ci sono stati eccessi evidenti.

Anche il giorno dopo non si è dovuta effettuare alcuna conta dei danni perché il prato della Fara si è presentato in buone condizioni: giusto qualche bottiglia di vino e birra ma in quantità minima. Come già accennato sul giornale di ieri, però, quello che ha colpito è stata la quantità enorme di ragazzini minorenni (tra i 15 e i 17 anni) che hanno animato la festa a suon di bottiglie di vino bevute senza scrupoli fino all'ultima goccia.

Questo episodio ha riportato in primo piano il problema del fenomeno alcolismo diffuso tra i giovanissimi, fenomeno che negli ultimi anni si sta accentuando e ciclicamente ritorna prepotentemente a far riflettere. In Italia come nella Bergamasca è allarme.

Espad Italia ha detto che il 91% dei ragazzi bergamaschi tra i 15 e i 19 anni ha consumato bevande alcoliche almeno una volta (l'84% nell'ultimo anno); il 73% nell'ultimo mese e il 6,5% ogni giorno. A preoccupare maggiormente gli esperti è il continuo crescere del «Binge drinking» ovvero un'usanza tipicamente anglosassone che consiste nel bere poche volte ma in grandi quantità superando di gran lunga le dosi che garantiscono una certa lucidità.

Dati ufficiali dicono che il binge drinking è praticato dal 60% dei maschi e addirittura dal 74% delle femmine al massimo due volte in un mese, mentre il 14% dei ragazzi e il 9% delle ragazze lo ha fatto almeno sei volte. A confermare questa preoccupazione c'è il dottor Marco Riglietta, direttore settore dipendenze dell'Asl di Bergamo: «Il fenomeno dell'alcolismo è diffuso tra i giovanissimi ormai da una decina di anni - ha spiegato -. La prima domanda che viene spontaneo porsi è: dove sono i genitori?

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