Concorso presidi, la sentenza
Si dovranno ricorreggere le prove

Furenti e disperati i 406 idonei, dei quali un centinaio bergamaschi, vincitori del concorso per dirigente scolastico: il Consiglio di stato, dopo mesi di rinvii e perizie tecniche, ha deciso che le prove scritte dei 926 concorrenti dovranno essere ricorrette.

Furenti e disperati i 406 idonei, dei quali un centinaio bergamaschi, vincitori del concorso per dirigente scolastico: il Consiglio di stato, dopo mesi di rinvii e perizie tecniche, ha deciso che le prove scritte dei 926 concorrenti dovranno essere ricorrette da una nuova commissione, previo re-imbustamento dei cartellini di identità dei candidati.

La sentenza appare una beffa e scontenta tutti: gli idonei che hanno vinto il concorso e i bocciati che speravano in un'ammissione «con riserva» agli orali, fidando poi nel tempo e nei pensionamenti dei prossimi anni.

Restano congelati per i lombardi i 355 posti liberi, ma quanto potranno resistere alla pressione dei presidi in surplus del Sud? Intanto metà delle scuole lombarde passeranno un altro anno in reggenza.

La sentenza ammette la possibilità teorica di riconoscere i nomi dai candidati attraverso la busta, ribadisce che non vi sono state violazioni di sorta, ma poiché sussiste la possibilità astratta, le due prove scritte devono essere ricorrette. Fra i due litiganti, godono i circa 500 candidati bocciati che non avevano fatto ricorso e che si ritrovano riammessi in lizza.

Tutti i dettagli su L'Eco di Bergamo del 13 luglio

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