Le montagne sono più sicure
Spot e carte gps in Val Seriana

«Aria pura e natura», «Aria pura e cultura» sono gli elementi con cui l'alta Valle Seriana con i 20 Comuni che ne fanno parte si presenta in una campagna di promozione turistica che mira a famiglie e amanti di vacanze rilassanti, immerse nel verde.

«Aria pura e natura», «Aria pura e cultura» sono gli elementi con cui l'alta Valle Seriana con i 20 Comuni che ne fanno parte si presenta in una campagna di promozione turistica che mira a famiglie e amanti di vacanze rilassanti, immerse nel verde e da vivere in assoluta sicurezza.

Innovativi gli strumenti per fare conoscere un territorio ricco di bellezze e che può offrire nel settore turistico uno sbocco occupazionale dopo la crisi che la valle sta vivendo nei tradizionali settori produttivi. Il progetto «Montagna sicura», promosso dalla Comunità montana grazie al «Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale 2007-2013» e alla compartecipazione dei venti Comuni, è stato illustrato venedì 12 luglio a Clusone alla presenza dei sindaci e di quanti lo hanno realizzato.

Duecentocinquantamila euro l'investimento, finanziato al 90% dal Fondo europeo e per il 10% ripartito tra i Comuni in modo proporzionale al numero di abitanti e all'estensione del territorio. Come Eli Pedretti, presidente della Comunità montana, ha evidenziato «Montagna sicura» ha visto l'impiego delle più moderne tecnologie che hanno dato vita a un sito ( www.montagnasicura.org ) a disposizione del turista.

Online c'è una cartografia ricca, basata sulla tecnologia gps, che permette la fruizione e percorribilità in completa sicurezza dei percorsi sul territorio. Ciò è stato reso possibile dalla digitalizzazione della cartografia, in cui sono inserite informazioni su natura, cultura, storia e tradizioni a portata di mano, poiché è possibile scaricare l'applicazione su iPhone, iPad e pc.

«Il progetto è un'estensione di quello già sperimentato per la Valle Brembana - ha spiegato Adriana Ranza, presidente del Gal Valle Seriana - e preziosa è stata la collaborazione fra tutti». «La cartografia della Valle Brembana, realizzata per essere fruita con palmari di vecchia generazione - ha aggiunto Yvan Caccia, presidente del Parco delle Orobie - potrebbe essere riaggiornata in modo che le due metodologie dialoghino e il territorio sia unificato. Per le Orobie bergamasche per completare la proposta sul sito mancherebbe solo la Valle di Scalve».

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