Giovane ucciso in blitz antidroga:
il carabiniere non commise reato

Fascicolo archiviato: il giudice per le indagini preliminari Bianca Maria Bianchi ha accolto la richiesta di archiviazione dell'accusa di omicidio colposo nei confronti di un carabiniere in servizio al nucleo operativo della compagnia di Bergamo.

Fascicolo archiviato: il giudice per le indagini preliminari Bianca Maria Bianchi ha accolto la richiesta di archiviazione dell'accusa di omicidio colposo nei confronti di un carabiniere in servizio al nucleo operativo della compagnia di Bergamo, a tre anni di distanza dall'episodio oggetto di contestazione e in cui aveva perso la vita, raggiunto da un colpo esploso dalla pistola del militare, Aziz Amiri, marocchino di 18 anni, passeggero dell'auto sottoposta a controllo.

Secondo il gip, che ha accolto il ragionamento del perito balistico incaricato di analizzare il caso e il ragionamento svolto dal pm titolare dell'inchiesta, Maria Letizia Mocciaro (ora in forza alla Procura di Milano), e dal difensore del militare, avvocato Ettore Tacchini, non ci sarebbe stato reato: il carabiniere avrebbe agito secondo norme di prudenza e correttezza, e solo lo strattonamento del braccio che impugnava la pistola da parte del fratello 41enne della vittima, seduto al posto di guida, avrebbe causato l'esplosione accidentale del colpo mortale.

Il fatto si era verificato a Mornico, la sera del 6 febbraio del 2010, in occasione di una operazione antispaccio: dopo aver monitorato per qualche tempo un tossicodipendente, il carabiniere e un suo collega erano arrivati a sospettare che, proprio quella sera, sarebbe avvenuta a Mornico una cessione, e si erano quindi appostati in borghese, osservando il presunto acquirente parlare con gli occupanti di una Peugeot 206 (i due fratelli marocchini).

Per verificare la presunta cessione, a un certo punto i due militari si erano avvicinati dai lati opposti: il militare ora sotto inchiesta si era avvicinato dal lato conducente, con la pistola in pugno. Nelle fasi concitate era partito un colpo, che aveva ucciso Aziz Amiri, mentre il fratello era fuggito dopo aver speronato la vettura dei militari. Nella sua auto, rintracciata in una secondo momento, erano state poi trovate 49 dosi di cocaina.

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