«Le promesse di Trenord...
ma i condizionatori non vanno»

«Gentile Redazione,
ho letto attentamente l'intervista all'Ad di Trenord recememente pubblicata sul Vostro giornale apprezzando le promesse fatte da Legnan relativamente al futuro dei pendolari bergamaschi. Tali promesse non sono certamente una novità e tristemente si scontrano con la realtà quotidiana che tutti i pendolari sono costretti ad affrontare: 45 minuti in un vagone-forno a temperature al limite della dignità e sopportazione umana.
Ora sono sul treno delle 18:19 da Lambrate per Bergamo e le condizioni inaccetabili con cui sono costretto a viaggiare mi portano riflettere dell'esistenza di un autorità preposta al controllo le condizioni in cui vengono trasportati i passeggeri e della frequenza con cui i controlli sono svolti. Viaggiare in condizioni disumane tra Bergamo e Milano non è una sfortuna ma putroppo è una certezza dato che pochissimi vagoni hanno impianti di condizionamento che consentano agli utenti di viaggiare in condizioni umane.
Le promesse per nuovi treni nel 2015 servono a poco; una seria manutenzione del materiale rotabile al contrario potrebbe permettere viaggi più dignitosi per migliaia di persone. Vi ringrazio dell'ospitalità. Distinti saluti»
Marco Pagani

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