Federconsumatori alla Regione:
Consorzio bonifica, più trasparenza

Umberto Dolci, presidente di Federconsumatori Bergamo e rappresentante consortile eletto nella lista Cittadini & Consumatori, ha scritto una lettera alla Regione per richiedere che il Consorzio di Bonifica agisca con maggiore trasparenza verso i cittadini.

Umberto Dolci, presidente di Federconsumatori Bergamo e rappresentante consortile eletto nella lista Cittadini & Consumatori, ha scritto una lettera alla Regione per richiedere che il Consorzio di Bonifica agisca con maggiore trasparenza verso i cittadini. Ecco il comunicato inviato anche ai mass media.

«Considerato che il Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca utilizza e gestisce sia risorse "private" (tributi dei consorziati), sia risorse pubbliche (fondi regionali/statali/ministeriali/ecc..), ci rivolgiamo a voi per sottoporvi la necessità di un provvedimento regionale che imponga al Consorzio di adeguarsi a quanto prevede il D. Lgs. N. 33/2013 in materia di trasparenza e pubblicità degli Enti pubblici».

«Premesso che non si vuole mettere in discussione l'utilità delle opere irrigue e di bonifica che l'Ente realizza e gestisce, molte persone continuano a non condividere le motivazioni per cui, dopo avere pagato Irpef, addizionale regionale, addizionale comunale, depurazione e fognatura sull'acqua consumata, ecc…, debbano pagare un ulteriore balzello per far funzionare il Consorzio di Bonifica....».

«Con una particolarità: il tributo al Consorzio non è richiesto a tutti, ma soltanto ai possessori di immobili che risiedono all'interno del "perimetro di contribuenza". Dove , alla voce "possessori di immobili", si accomunano genericamente coloro i quali posseggono due vani abitativi a coloro che sono proprietari di immense proprietà».

«È persino ovvio constatare che, data la situazione, il balzello che il Consorzio esige sia detestato dalla maggior parte dei contribuenti. Ne fanno fede le centinaia di ricorsi depositati presso la Commissione Tributaria Provinciale di Bergamo».

«In questa condizione la maggioranza del Consiglio di Amministrazione del Consorzio di Bonifica, ripetutamente sollecitata, non sente l'obbligo morale di rendere trasparente e verificabile sul sito Internet dell'Ente ogni atto che comporta da parte del Consorzio medesimo un impegno di spesa, adducendo come motivazione il fatto che, a dire della Presidenza, "non siamo obbligati a farlo"».

«Pertanto chi volesse legittimamente sapere: qual è la pianta organica del Consorzio; chi sono, che curriculum hanno, come e quanto sono retribuiti i componenti del Cda e i dirigenti del Consorzio; come è composto l'organigramma del personale con relativi inquadramenti; chi sono i responsabili dei diversi uffici cui rivolgersi; come fare per contattare i responsabili dei diversi procedimenti; quali e quante partecipazioni possiede il Consorzio; da chi è rappresentato l'Ente nei diversi organismi; quanti incarichi e consulenze sono affidati all'esterno (con indicazione delle motivazioni e dei relativi costi); per il Personale dipendente come funziona, oltre a quanto incide economicamente, il sistema premiante, e se è legato al raggiungimento di determinata perfomance; quanto costano gli interventi gestiti dal Consorzio, che programmi ha e quali sono i tempi di realizzazione dei medesimi; se esiste un "sistema della qualità"; ecc…, non è messo nelle condizioni di conoscerlo».

«Ne risulta una situazione di percepita opacità che non aiuta ad apprezzare quanto di positivo produce chi lavora all'interno del Consorzio e quanto, allo stesso tempo, sarebbe opportuno che i Consorzi, intesi come Enti Pubblici Economici, fossero soppressi e la Regione assumesse integralmente il compito di Tutela del sistema idrogeologico del territorio lombardo attingendo per le spese necessarie alla fiscalità generale».

«In questo modo si risolverebbero annosi conflitti e sovrapposizioni di competenze tra Regione, Province, Comuni, Autorità varie e Consorzi ottimizzando gli interventi con relativi risparmi di scala a partire dall'abbattimento del contenzioso legale (consuntivo spese legali e notarili Consorzio di Bonifica di Bergamo anno 2012 448.482,27 euro) e dalle spese di riscossione dei ruoli (per l'anno 2012 a consuntivo 734.630,35 euro), oltre che ad una gestione unica degli appalti pubblici, in particolare per le Grandi Opere che si profilano necessarie ».

«Per i motivi descritti Federconsumatori chiede alla Regione Lombardia di intervenire per fare in modo che il Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca sia "costretto" a rendere chiaro e trasparente, come previsto dal Decreto Legislativo n. 33/2013 sulla trasparenza e pubblicità•, ogni atto che intraprende a spese dei Cittadini».

• La Legge definisce la trasparenza come «accessibilità totale delle informazioni concernenti l'organizzazione e l'attività delle pubbliche amministrazioni, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull'utilizzo delle risorse pubbliche».

Umberto Dolci
Presidente Federconsumatori Bergamo
Rappresentante consortile eletto nella lista Cittadini & Consumatori

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