I contratti per i trasporti pubblici
In Provincia querelle da 10 milioni

Proroga o nuovo contratto che richiede una revisione dei costi? È la questione che le aziende del trasporto extraurbano, riunite in tre Consorzi che servono altrettante zone della provincia, hanno deciso di portare davanti al collegio arbitrale, chiamando in causa la Provincia.

Proroga o nuovo contratto che richiede una revisione dei costi? È la questione che le aziende del trasporto extraurbano, riunite in tre Consorzi (Bergamo Trasporti Sud, Ovest ed Est) che servono altrettante zone della provincia, hanno deciso di portare davanti al collegio arbitrale, chiamando in causa la Provincia.

La partita è di quelle pesanti: in ballo, andando pure all'indietro nel tempo, ci sarebbero una decina di milioni. Come è noto, il sistema dei trasporti lombardo è in trasformazione: la Regione ha diviso il territorio in diversi bacini, su cui dovranno essere effettuate delle maxi-gare per assegnare la gestione del trasporto pubblico. Da noi, quindi, sparirà per esempio la distinzione tra urbano ed extraurbano: un'apposita agenzia formata da Provincia (al 48%) Comune di Bergamo (al 42) e Pirellone (10%) indirà una gara unica su tutto il territorio orobico. La cosa, però, richiede tempo.

Così nel frattempo, dalla fine del 2011, i settennali contratti di servizio in scadenza con le aziende sono stati prorogati da Via Tasso. Fino al 30 settembre, al momento. Ma la previsione è che si andrà oltre.

Nelle scorse settimane Palafrizzoni e Provincia hanno detto sì allo Statuto del nuovo soggetto, e adesso si attende l'ok definitivo della Giunta regionale per metterne in moto la costituzione vera e propria.

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