Il souvenir delle vacanze orobiche?
Prodotti agroalimentari Dop

Il prodotto agroalimentare tipico è diventato il must di quest'estate. È infatti in aumento il numero dei turisti che lo sceglie come souvenir dopo aver soggiornato nei luoghi di villeggiatura della provincia di Bergamo.

Il prodotto agroalimentare tipico è diventato il must di quest'estate. È infatti in aumento il numero dei turisti che lo sceglie come souvenir dopo aver soggiornato nei luoghi di villeggiatura della provincia di Bergamo.

La tendenza è emersa da un sondaggio effettuato da Coldiretti Bergamo presso i 55 agriturismi associati a Terranostra, i 10 mercati, la Bottega e i 98 spacci aziendali degli agricoltori di Campagna Amica. Le difficoltà economiche che costringono molti a risparmiare spingono anche verso spese utili, e il gusto del territorio dove ci si rilassa diventa spesso una componente irrinunciabile di un viaggio o di un soggiorno.

Magari si accorcia il periodo delle ferie e si scelgono sistemazioni più modeste, ma non si rinuncia a gustare e ad acquistare come ricordo le specialità tipiche del posto, da regalare o da gustare al rientro. Nella provincia di Bergamo le possibilità di scelta non mancano: sono infatti 44 le specialità alimentari presenti sul territorio provinciale ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni, su un totale di 248 a livello lombardo. A questa offerta vanno aggiunti i 13 prodotti Dop (Denominazione di Origine Protetta).

«Il turismo enogastronomico – spiega il direttore di Coldiretti Bergamo Gianfranco Drigo – è una grossa opportunità per il nostro territorio, ma c'è un grande potenziale ancora inespresso che ha bisogno di maggiori sinergie per concretizzarsi. Per svilupparlo ulteriormente occorre fare rete e puntare soprattutto sulla qualità e sul marketing. Gli stranieri, ad esempio, amano in modo particolare i nostri prodotti, ma non sempre li conoscono adeguatamente o sanno dove trovarli».

Coldiretti Bergamo sottolinea che il mangiare e il bere bene sono il vero valore aggiunto di un soggiorno Made in Italy e tra tutti gli elementi della vacanza, dall'alloggio ai trasporti, dai servizi di intrattenimento a quelli culturali, la qualità del cibo in Italia è quello che ottiene il più alto indice di gradimento tra i turisti stranieri e italiani.

«I prodotti agroalimentari tipici bergamaschi – prosegue Drigo - oltre a generare valore per i produttori sono importanti biglietti da visita per attrarre sul territorio il turista gourmet, con ricadute positive anche per altre attività. Questa è una carta che dobbiamo giocarci al meglio in occasione di Expo 2015, un evento che dovrà essere soprattutto un momento di lancio di questo segmento della nostra offerta turistica, che è un'espressione molto importante della nostra cultura e della nostra identità, ma che troppo spesso viene dimenticato dai grandi progetti di promozione del nostro territorio».

Che il turismo enogastronomico debba essere visto come un'opportunità lo dimostra il fatto che a livello nazionale sono oltre 24 i miliardi di euro spesi dai turisti italiani ed esteri per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per acquistare prodotti tipici. È destinata alla tavola ben un terzo (33 per cento) della spesa di italiani e stranieri in vacanza in Italia.

Sul sito www.bergamo.coldiretti.it è possibile trovare la prima mappa delle imprese agricole bergamasche che offrono direttamente le proprie produzioni in azienda o nei mercati degli agricoltori.

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