Cattaneo, l'impegno per la ricerca
proseguirà in laboratorio e in aula

La nomina di senatore a vita Elena Cattaneo non se l'aspettava davvero e adesso è intenzionata a proseguire con l'entusiasmo di sempre sia sulla strada della ricerca sia nell'impegno civile in campo scientifico. La sorpresa è stata enorme.

La nomina di senatore a vita Elena Cattaneo non se l'aspettava davvero e adesso è intenzionata a proseguire con l'entusiasmo di sempre sia sulla strada della ricerca sia nell'impegno civile in campo scientifico. La sorpresa è stata enorme.

«Penso di aver preso conoscenza per qualche secondo quando il presidente Napolitano mi ha convocato al Quirinale per comunicarmi la sua intenzione. Tanto che il presidente mi ha chiesto: professoressa, le faccio arrivare un cordiale?»

È accaduto due giorni fa. «È stato un colloquio bellissimo, sereno, serio perché la questione era seria, e pieno di entusiasmo. Il presidente ha un enorme entusiasmo per la ricerca».

Elena Cattaneo sa di essere davvero giovane per essere un senatore a vita: «Il presidente mi ha detto che questo voleva essere un messaggio di incoraggiamento verso i giovani e per l'impegno civile sulla scienza, di cui la società ha bisogno. Parlare con lui - ha proseguito la ricercatrice riferendosi a Napolitano - è parlare con l'Italia che ami».

Le parole del presidente, ha proseguito, «sono le stesse su cui ho costruito una vita, con l'impegno della scienza, del parlarne, di farla uscire dai laboratori e farne capire l'importanza". L'intenzione è proseguire "tale e quale" lungo questa strada».

«I miei studi e mio cuore continueranno ad essere dedicati alle ricerche sulla malattia di Huntington», ha aggiunto riferendosi alla malattia neurodegenerativa della quale si sta occupando da anni. Proseguirà anche il suo impegno civile sui temi della ricerca, come quello che l'ha sempre portata a difendere la ricerca su tutti i tipi di cellule staminali, embrionali e adulte, e a battersi per la ricerca basata sull'evidenza, come nella sua battaglia nella vicenda Stamina, chiedendo che vengano resi pubblici dati e protocollo di ricerca.

«Partire dall'evidenza e dai fatti - ha detto - è un impegno civile perché la scienza non è solo laboratorio ma ha un dovere civile. Questa è una responsabilità che ho sempre sentito di avere e che mi prendo tutta».  (ANSA)

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