Inaugurato l'ostello al Curò
Il più alto d'Europa: 1.895 metri

«La rete degli ostelli di Lombardia rappresenta un'eccellenza a livello europeo e questo ostello è un esempio unico nel suo genere. Una sorta di anello di congiunzione fra rifugio di montagna e ostello, che può essere considerato un modello».

«La rete degli ostelli di Lombardia rappresenta un'eccellenza a livello europeo e questo ostello è un esempio unico nel suo genere. Una sorta di anello di congiunzione fra rifugio di montagna e ostello, che può essere considerato un modello di un nuovo modo di fare ospitalità in quota, e che permette di essere competitivi sotto l'aspetto dell'ospitalità turistica, anche in ottica di Expo 2015».

L'ha sottolineato sabato 31 agosto l'assessore allo Sport e Politiche per i giovani di Regione Lombardia Antonio Rossi, inaugurando l'ostello Al Curò che, con i suoi 1895 metri di quota, è la struttura di questo tipo più alta d'Europa. Per il Cai di Bergamo, al 140° anno di fondazione, una bella soddisfazione. All'inaugurazione ha partecipato anche Piermario Marcolin, presidente sezione Cai Bergamo.

TURISMO LOW COST DI QUALITÀ - «Gli ostelli - ha continuato l'assessore - rappresentano la nuova frontiera dell'ospitalità di qualità e a prezzi contenuti. Il programma di ristrutturazione e valorizzazione attuato da Regione Lombardia, molto attenta alle esigenze del territorio, ne ha fatto strutture all'avanguardia rispetto anche agli altri Paesi europei con una cultura dell'ostello più radicata».

LA STRUTTURA - L'ostello Al Curò, dotato di 38 posti letto, è stato realizzato grazie a un cofinanziamento regionale di 480.000. Il nuovo ostello, che rimpiazza il vecchio rifugio Curò, in alta Val Seriana, è una realtà che guarda al futuro, non solo per le scelte architettoniche, ma anche per l'impostazione generale. In pratica, il primo ostello in quota, sulla Conca del Barbellino, all'interno del quale sarà allestito un centro didattico e naturalistico, inteso come un vero e proprio presidio culturale.

36 REALTÀ NATE CON LA REGIONE - «Questa - ha sottolineato l'assessore - è la 36ª struttura completata grazie all'intervento economico di Regione Lombardia che, con 23 milioni di euro, ha rimesso in moto il mondo degli ostelli della gioventù. Un risultato raggiunto anche grazie all'emanazione del regolamento regionale (n.2/2011) con cui sono stati definiti requisiti qualitativi e funzionali degli ostelli, fra cui la gestione da parte di giovani under 35».

LA RETE DEGLI OSTELLI - Sessantadue ostelli attivi, 2.600 posti letto disponibili e oltre 180.000 presenze nel 2012, sono i numeri della rete degli ostelli lombardi. «A partire dal 2009 - ha concluso l'assessore - abbiamo investito nella rete degli ostelli 23 milioni, ottenendo strutture di qualità dove oltre il 90 per cento delle camere dispone di bagno privato e ha un prezzo inferiore ai 30 euro. L'obiettivo è promuovere i nostri ostelli non solo tra i giovani, ma soprattutto tra le famiglie».

80 SEDI ENTRO L'EXPO - Secondo le attuali previsioni di crescita, entro il 2015, anno dell'Expo, in Lombardia ci saranno 80 ostelli, con una capacità di 3.000 posti letto e la possibilità di arrivare a 500.000 presenze. Anche il sottosegretario all'Expo di Regione Lombardia, Fabrizio Sala, in un messaggio ha sottolineato come «il voler alimentare il futuro con cibo sicuro in un ambiente naturale, intatto e suggestivo, come si propone di fare questa struttura, collega questo ostello e il programma regionale direttamente all'Esposizione Universale che si terrà a Milano nel 2015».

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