Il dolore dell'Ordine dei Medici:
Eleonora e l'amore per il prossimo

«L'efferatezza dell'omicidio della collega Eleonora Cantamessa ci ha stupiti e profondamente addolorati. Stupiti per la violenza estrema, per l'insensatezza della volontà di uccidere a qualsiasi costo, anche di altre vite umane. Siamo stretti vicino alla famiglia colpita da un dolore che è di noi tutti».

«La collega era una ginecologa, ma l'imperativo che le veniva dalla deontologia e dal suo cuore l'ha fermata davanti a quel corpo disteso. Non ha avuto esitazioni e si è precipitata in suo soccorso, in un gesto dettato dalla volontà che muove tutti i medici: l'amore per il prossimo».

«Quell'amore che induce a scegliere questa professione e che rende la nostra attività eccezionale e gratificante. La casualità della morte, dovuta a un impulso di primordiale bestialità, aggiunge una luce ancora più intensa al gesto della dottoressa guidata dallo slancio irrefrenabile di salvare una vita, due impulsi ai poli opposti dell'animo umano».

«Un ultimo saluto alla collega che non dimenticheremo e la cui morte, che illumina la nostra professione, riporta, pur nella crudele realtà della vicenda, a una dimensione ignorata o dimenticata: quella del medico».

Emilio Pozzi
Il presidente dell'Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Bergamo

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