«Schettino mi disse: salva te stessa»
Parla la moldava della Costa Concordia

«Ho l'impressione che non sia emersa tutta la verità, e spero di contribuire con la mia deposizione a farla emergere». Parla Domnica Cermotan, la 24enne hostess moldava che si trovana in plancia di comando sulla Costa Concordia nei momenti critici del naufragio.

«Ho l'impressione che non sia emersa tutta la verità, e spero di contribuire con la mia deposizione a farla emergere». Parla Domnica Cermotan, la 24enne hostess moldava che si trovana in plancia di comando sulla Costa Concordia nei momenti critici del naufragio costato la vita il 13 gennaio 2012 a trentadue persone all'isola del Giglio.

La donna è assistita dagli avvocati bergamaschi Gianluca Madonna e Chiara Bezzi nel processo a Grosseto dove è parte civile.

Cosa pensava in quei momenti drammatici?
«Non ho realizzato subito cosa stava succedendo. Solo quando due o tre ore dopo l'impatto il comandante Schettino è venuto da me e mi ha detto "Save yourself" (salva te stessa) ho capito quanto fosse seria la situazione. Mi ha detto "Save yourself now" (salva te stessa ora). Solo quando poi sono arrivata a terra ho capito veramente cosa fosse successo».

Che conseguenze ha avuto sulla sua vita la tragedia della Costa Concordia?
«Io da allora non sono più riuscita a lavorare, nonostante le mie qualifiche lavorative, e ho avuto un grande danno di immagine a causa di molti giornalisti che hanno creato un personaggio falso».

L'intervista integrale su L'Eco di Bergamo in edicola

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