Percassi a Crespi d'Adda?
Il Comune soddisfatto

«Guardiamo con soddisfazione il concreto interessamento da parte del gruppo di Antonio Percassi alla fabbrica di Crespi d'Adda, chiusa dieci anni fa dal gruppo Polli» ha detto il sindaco Valeria Radaelli durante il Consiglio comunale.

«Guardiamo con soddisfazione il concreto interessamento da parte del gruppo di Antonio Percassi alla fabbrica di Crespi d'Adda, chiusa dieci anni fa dal gruppo Polli. Riteniamo che l'imprenditore stia concludendo l'acquisto dell'ex stabilimento» ha detto il sindaco Valeria Radaelli durante il Consiglio comunale che si è svolto martedì sera rispondendo a Mauro Dorici, consigliere di minoranza del gruppo «Lista con Dorici per tutti», che aveva presentato due interrogazioni: una sui lavori che si stanno facendo e sul possibile cambio di proprietà dell'opificio, l'altra sulla chiusura dell'ufficio postale, entrambe realtà di Crespi d'Adda non più attive.

Ha proseguito il sindaco: «Credo che l'obiettivo dell'imprenditore sia quello di creare in questo grande spazio di 100.000 metri quadrati un centro polifunzionale: sarà la sede operativa del suo gruppo, ma avrà anche spazi espositivi e culturali, quindi rilanciando il villaggio operaio che nel 1995 è diventato sito Unesco, nel pieno rispetto dell'architettura e della storia del nostro villaggio operaio, meta di migliaia di visitatori». «Sicuramente - ha detto ancora Valeria Radaelli - l'amministrazione comunale seguirà da vicino l'evoluzione di questa iniziativa imprenditoriale, dando le opportune informazioni al Consiglio comunale e ai cittadini. L'imprenditore Antonio Percassi, in questi ultimi tempi ha visitato il villaggio e il comparto industriale e, su regolare richiesta, la sua impresa sta eseguendo nello stabilimento normali lavori di manutenzione ordinaria, soprattutto al tetto e ha sistemato i danni provocati da vandali e ladri che in questi dieci anni hanno scorrazzato per lungo e per largo nell'ex sito produttivo».

Il consigliere Dorici - che è stato assessore ai Lavori pubblici per dieci anni e per un breve periodo anche sindaco - ha illustrato la sua interrogazione per avere notizie sullo stato dell'ex stabilimento, in particolare sui lavori che sono in svolgimento e sulla possibilità che il comparto industriale del villaggio cambi proprietà. «In particolare ci premeva sapere quali controlli sono stati predisposti per assicurarsi che il patrimonio non venga danneggiato - ha spiegato -. Dalla risposta del sindaco Radaelli abbiamo finalmente avuto conferma dell'intenzione di acquisto dell'immobile da parte del gruppo Percassi. Però il sindaco non ci ha precisato quali controlli siano stati messi in atto. Confidiamo che i lavori siano fatti bene e che non creino danni a questa importante struttura ». «Da quando la fabbrica è stata chiusa numerosi uomini d'affari e imprenditori, anche stranieri, si sono fatti avanti per acquistare l'ex stabilimento tessile - ha detto Cristiano Esposito, consigliere di minoranza (lista Impegno in Comune) che è stato sindaco dal 2002 al 2012 e quindi ha seguito per una decina d'anni le vicissitudini del Villaggio Crespi - senza arrivare concretamente all'acquisto».

«È una notizia certamente positiva - ha aggiunto l'ex sindaco - dobbiamo però vedere come si sviluppa e che progetti ci sono su questa grande area che purtroppo negli ultimi 10 anni è stata oggetto di vandalismi e ruberie di ogni tipo. Questa sarebbe l'occasione buona per un rilancio». Gli amministratori e i cittadini di Crespi, ma anche quelli di Capriate San Gervasio, aspettano di sapere quale sarà il futuro dell'ex stabilimento, nel quale hanno lavorato sui telai migliaia di persone, soprattutto donne.

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