Cronaca / Bergamo Città
Giovedì 10 Ottobre 2013
Mal di pancia nella maggioranza
È bufera sul Consiglio comunale
È bufera sul Consiglio comunale. Dopo l'annullamento della seduta di martedì sera per la mancanza del numero legale (un terzo dei consiglieri di maggioranza era assente), minoranza e maggioranza si rimbalzano colpe e responsabilità.
È bufera sul Consiglio comunale. Dopo l'annullamento della seduta di martedì sera 8 ottobre per la mancanza del numero legale (un terzo dei consiglieri di maggioranza era assente, solo due i «giustificati», il sindaco Franco Tentorio e Luciana Frosio Roncalli, consigliere Lega Nord) minoranza e maggioranza si rimbalzano colpe e responsabilità.
E mercoledì 9 è spuntata anche l'ipotesi di un'assenza «programmata» di alcuni consiglieri Pdl e Lista Tentorio, che non avrebbero digerito la delibera sulla «trasparenza» - prevista proprio martedì - che obbliga i consiglieri alla comunicazione non solo della propria situazione finanziaria, ma anche quella dei familiari, fino al secondo grado.
Una modifica al regolamento già affrontata in sede di commissione, sulla quale i consiglieri di maggioranza avevano espresso l'astensione. Il capogruppo Pdl Giuseppe Petralia smentisce il rumor e ne approfitta per scusarsi con i colleghi di minoranza: «La delibera sulla trasparenza ha causato mal di pancia, abbiamo protestato, ma sappiamo che è una legge dello Stato - spiega Petralia -. È increscioso il fatto che martedì non ci fossimo tutti, tanti sono arrivati in ritardo per ragioni di lavoro, un consigliere aveva la febbre, ma non c'è stata una motivazione particolare. La minoranza sottolinea il fatto che non ci fosse il numero legale, ma non c'era dolo né volontà. Ci scusiamo con gli altri consiglieri».
Oltre la polemica c'è un dato che ricade dritto sui cittadini: l'annullamento della seduta comporta il rinvio della delibera per lo slittamento dell'ultima rata della Tares a febbraio, per la quale è necessario il passaggio in Consiglio. Ma i tempi ora si fanno strettissimi e Palafrizzoni lancia un appello al senso di responsabilità dei consiglieri.
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