Usa pass disabili contraffatto
53enne condannata: 80 giorni

Ha usato un permesso contraffatto per parcheggiare l'auto nel posto riservato ai disabili. E per questo motivo una donna di 53 anni, E. P., residente in città, è stata condannata a due mesi e 20 giorni per falso materiale, con pena sospesa.

Ha usato un permesso contraffatto per parcheggiare l'auto nel posto riservato ai disabili. E per questo motivo una donna di 53 anni, E. P., residente in città, è stata condannata a due mesi e 20 giorni per falso materiale, con pena sospesa.

Il documento utilizzato dall'automobilista era la scannerizzazione del pass (autentico e valido) regolarmente rilasciato per il trasporto della madre ottantasettenne. Gli agenti della polizia locale, impegnati in controlli specifici (purtroppo il fenomeno è abbastanza diffuso), s'erano imbattuti ad aprile nella Fiat Panda di E. P. posteggiata in una piazzola riservata ai portatori di handicap di via Paglia.

I vigili s'erano accorti che qualcosa non andava, perché sull'autorizzazione esposta sopra il cruscotto della vettura, lo stemma del Comune di Bergamo era privo della parte ologrammata. Per il resto il permesso era identico: scannerizzato alla perfezione e plastificato. Gli agenti avevano fatto rimuovere l'auto e avevano spedito la notizia di reato in Procura.

E. P. aveva raccontato che quello originale ce l'aveva la sorella, che con lei s'alterna ad accudire la madre, e che quel giorno aveva accompagnato la madre dal medico. L'imputata non è però riuscita a produrre un certificato medico rilasciato quel giorno che potesse giustificare il posteggio «abusivo». E così il gup, in abbreviato, ha condannato la donna a due mesi e 20 giorni con la condizionale.

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