La qualità dell'aria in regione
Bergamo «respira» male

«Dalle centraline Arpa arrivano i dati che in Lombardia l'aria è di nuovo in cattive condizioni, nonostante il 2013 sia stato finora un anno di frequenti piogge. A Bergamo ci sono stati finora 45 superamenti della soglia di PM10, il limite è di 35 giorni all'anno».

«Dalle centraline Arpa arrivano i dati che in Lombardia l'aria è di nuovo in cattive condizioni, nonostante il 2013 sia stato fino a ora un anno di frequenti piogge. A pochi giorni dall'inizio della stagione dello smog, tutti i capoluoghi, fanno eccezione Lecco Como e Varese hanno abbondantemente superato il limite di 35 giorni l'anno con livelli di PM10, oltre la soglia massima consentita di 50 mg di PM10, con Brescia nel ruolo di capofila che raggiunge la quota di ben 55 giorni di aria malsana, al secondo posto Milano con 50 giorni, al terzo Monza con 46 superamenti seguono Bergamo e Lodi con 45, Pavia con 44, Mantova con 41 e Pavia e Cremona con 40 giorni».

«Tutto consiglierebbe di fare meno strade e di sviluppare la rete di trasporto pubblico urbana ed extraurbana e i servizi di mobilità sostenibile, ma invece la regione continua a sostenere la realizzazione di nuove autostrade in Lombardia. Mentre i cittadini sono pronti a lasciare a casa le loro automobili le Fs tralasciano il trasporto pendolari per dedicarsi esclusivamente al ricco segmento dell'alta velocità».

«Ma sulla Alta Velocità viaggiano meno di 100 mila passeggeri al giorno contro i 2,4 milioni di pendolari che utilizzano la rete tradizionale. La Lombardia è l'unica regione europea che nelle sue città non è dotata di una efficace integrazione tariffaria (biglietto unico treno/autobus). I treni e gli autobus sono vecchi e spesso neppure gli orari delle corse sono integrati tra loro».

«Le strade lombarde sono anche invase dai Tir che però viaggiano al 50% vuoti grazie alla logistica frammentata. Gli scali merci ferroviari sono stati abbandonati, sempre a favore dell'Alta Velocità, e le strade della nostra regione son invase dai Tir. Ecco perché chiediamo alla regione un piano della mobilità e dell'aria assieme che privilegi il trasporto pubblico e la mobilità sostenibile e che introduca forme di competizione nell'affidamento delle concessioni urbane, extraurbane e ferroviarie sul modello del nord Europa».

Dario Balotta, Legambiente Lombardia

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