Sottopasso chiuso, un liceale:
«Studenti raddoppiati, sarà caos»

Ma Comune & Co si sono resi conto del fatto che gli studenti che vanno alle scuole di via Gavazzeni sono il doppio di quelli del 2009? La domanda arriva da uno studente, lettore del nostro sito. Che annuncia: sul percorso «alternativo» sarà il caos.

Ma Comune & Co si sono resi conto del fatto che gli studenti che vanno alle scuole di via Gavazzeni sono il doppio di quelli del 2009? La domanda arriva da uno studente, lettore del nostro sito. Che annuncia: sul percorso «alternativo» sarà il caos.

Ecco la lettera
«Salve a tutti,
sono M.G. uno studente al quarto anno dell' I.T.I.S. G. Natta, e come è giusto che sia sono rimasto allibito alla lettura riguardo alla chiusura del sottopassaggio della stazione ferroviaria prevista per il 24 Ottobre e che si protrarrà per 4 mesi (teoricamente, la pratica è come ogni volta tutta da verificare).

Comincio premettendo che la costruzione della suddetta passerella fu iniziata a esser presa in considerazione al tempo in cui mio nonno paterno (veterano classe 1929) studiava al Sant'Alessandro ma è stata ultimata soltanto quando mio fratello (63 anni più giovane) andava in terza superiore.

Anche solo con questa premessa si può capire l'atteggiamento del Comune o comunque degli addetti a questo genere di mansioni, nei confronti degli studenti, in primis e della razionalità e impegno con cui sviluppano certi progetti.

La decisione prevista, di chiudere il sottopassaggio dalle 7.30 alle 8.10 dal Lunedì al Venerdì comunque genererà soltanto ancora più disagi e problemi in termini di viabilità e sicurezza. Il tragitto più breve per arrivare al polo Gavazzeni è infatti quello che passa da via Bonomelli e che in seguito svolta in via S. Giovanni Bosco per poi arrivare solo all'inizio della via, che dista quasi 800m dalle principali scuole del polo.

Forse però, forze dell'ordine e istituzioni ricordano le ondate di ragazzi che ogni giorno dell'anno percorrevano la strada per arrivare in classe, una situazione tutto sommato sotto controllo. Dovrebbero però prendere atto del fatto che gli studenti, dal 2009, sono più che raddoppiati e il marciapiede sotto il ponte ferroviario è capace di contenere al massimo 2 ragazzi l'uno a fianco all'altro, il traffico intenso di quell'orario sicuramente non aiuterà il fluire di noi studenti e la situazione, oltre che a esser caotica, può risultare parecchio pericolosa, molto di più che quella che si vive nel sottopassaggio, intasato alle 7.40 di mattina, ma solo per un tratto di qualche metro.

Infine il tratto alternativo a quello della passerella, dalla stazione al mio istituto è di esattamente 2000 metri, una distanza percorribile in condizioni normali in 15-20 minuti ma con le condizioni che si creeranno ne occorreranno più del doppio.

Ringrazio la disponibilità della vostra redazione e mi auguro che questo problema venga risolto in modo differente».

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