Le indagini sul caso Morandi
In procura ora tocca ai clienti

Dopo il tour de force con i bancari, lunedì 21 ottobre in procura sarà la volta dei clienti, quelli che avevano affidato i risparmi all'ex direttore della Private Banking dell'Intesa Sanpaolo di Fiorano al Serio, nonché sindaco di Valbondione, Benvenuto Morandi.

Dopo il tour de force con i bancari, lunedì 21 ottobre in procura sarà la volta dei clienti, quelli che avevano affidato i risparmi all'ex direttore della Private Banking dell'Intesa Sanpaolo di Fiorano al Serio, nonché sindaco di Valbondione, Benvenuto Morandi.

Alcuni di loro hanno ricevuto l'invito a presentarsi in piazza Dante e saranno interrogati proprio lunedì dal pm Maria Cristina Rota. Fra coloro che hanno ricevuto la convocazione, ci sono clienti della banca che hanno già formalizzato una denuncia nei confronti di Morandi, lamentando presunti ammanchi di denaro dai propri conti correnti, o quantomeno denunciando una significativa discrepanza fra quanto ritenevano di avere (in base alle rendicontazioni che il sindaco-bancario prospettava loro), e la reale situazione emersa allo scoppiare della «bomba».

Ma nell'elenco di persone che verranno sentite dagli inquirenti domani ci sono anche imprenditori (e clienti della banca) che non hanno sporto denuncia: gli investigatori vogliono vederci chiaro rispetto a come l'ex direttore (ora licenziato) gestiva i rapporti con i clienti.

Negli interrogatori di giovedì e venerdì, dove in procura si sono alternati dipendenti della Intesa Sanpaolo, gli inquirenti avrebbero acquisito elementi interessanti per le indagini, su cui però, al momento, vige il riserbo. Di certo è emerso che Morandi, in qualità di direttore del settore Private della filiale di Fiorano, aveva carta bianca su quasi tutto e quindi poteva agire indisturbato, godendo di pieni poteri e soprattutto della piena fiducia dei suoi clienti.

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