Lotta ai furti, ecco Facebook
La Valle Seriana si mobilita

«I social networks? Un semplice passatempo». È la giustificazione di chi fatica a staccarsi dallo smartphone e utilizza Facebook, Twitter e compagnia bella per far sapere al mondo il menu della cena o il disegno del prossimo tatuaggio.

«I social networks? Un semplice passatempo». È la giustificazione di chi fatica a staccarsi dallo smartphone e utilizza Facebook, Twitter e compagnia bella per far sapere al mondo il menu della cena, il disegno del prossimo tatuaggio o il grado di abbronzatura ottenuto in spiaggia.

Un «giochino» innocente che rimbalza fra milioni di posts e «cinguettii», soppiantando gli «antiquati» sms, insidiati anche dalla novità (gratuita) di What's App e Skype. In mezzo al «fumo» di massime, poesie e falsi scoop, c'è però anche un po' di arrosto.

La possibilità di raggiungere migliaia di persone in pochi istanti ha risvolti evidentemente positivi. È di questi giorni il caso della bambina ritrovata in Grecia con genitori non suoi: la sua foto in poche ore è diventata di dominio pubblico in ogni anno del pianeta.

Un effetto «virale» che qualcuno ha messo in rete in questi giorni anche in Val Seriana, dove il dilagare dei furti nelle abitazioni (soprattutto fra Vertova, Ponte Nossa, Gorno e Parre) ha suggerito di creare addirittura un gruppo attraverso il quale segnalare episodi sospetti, ma anche coordinare il lavoro dei gruppi di osservatori, le cosiddette «ronde».

C'è il rischio di creare allarme oppure di dare elementi utili agli stessi malviventi, che come tutti possono disporre di uno smartphone (ovviamente rubato). Il «chi l'ha visto?» è comunque utile nei socials: si pubblicano gli appelli delle persone scomparse (per le quali nascono gruppi con migliaia di contatti), ma anche le segnalazioni di animali fuggiti.

La moltitudine di fotografie che ciascuno ha archiviato negli anni, consente in pochi attimi di diffondere immediatamente la foto del ciondolo d'oro finito nelle mani dei ladri. Diventa un'icona, magari l'immagine di copertina. Se a essere oggetto di furto è lo smartphone, ecco che in soccorso arriva l'applicazione che consente di localizzarlo con il satellite.

Insomma, la tecnologia aiuta ed è sicuramente utile. Chiedetelo a Mark Zuckemberg, creatore di Facebook: lo scorso anno il social network ha dichiarato più di 300 milioni di dollari di attivo. Più utile di così…

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