L'omicidio di Roberto Puppo
L'architetto resta in carcere

Il quarantaquattrenne architetto immobiliarista di Verdellino in carcere con l'accusa di omicidio per aver fatto uccidere Roberto Puppo, l'operaio quarantaduenne di Osio Sotto trovato morto nel 2010 in Brasile, resterà in carcere.

Fabio Bertola, il quarantaquattrenne architetto immobiliarista di Verdellino in carcere con l'accusa di omicidio per aver fatto uccidere Roberto Puppo, l'operaio quarantaduenne di Osio Sotto trovato morto nel 2010 in Brasile, resterà in carcere.

Lo ha di fatto deciso il Tribunale del Riesame di Brescia, respingendo il ricorso presentato dai suoi difensori, gli avvocati Marco Tropea e Anna Marinelli. La discussione del caso risale alla scorsa settimana, ma i giudici bresciani si erano riservati la decisione, che è stata comunicata ora alle parti.

Di fatto, tra le altre cose, i difensori di Fabio Bertola avevano chiesto la revoca o la modifica della misura cautelare della custodia in carcere, contestando la gravità degli elementi indiziari raccolti dagli inquirenti contro il loro assistito, ma anche l'utilizzabilità di una parte degli atti confluiti nel fascicolo, e più esattamente la rogatoria fatta in Brasile dalla Procura e alcuni altri atti fatti oltre i termini consentiti per le indagini preliminari.

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