Cronaca
Mercoledì 04 Marzo 2009
Troppa neve, crollo a Schilpario
Ancora strade chiuse in montagna
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Crollo a Schilpario
Intanto nella notte tra mercoledì e giovedì è crollata una grossa parte del tetto del museo minerario di Schilpario, che si trova lungo la strada che va al Vivione, in località Gaffione. Si tratta dell'80 per cento del tetto che, a causa della troppa neve, ha ceduto. La parte restante della copertura è invece crollata intorno alle 14 di oggi. Ora il museo, usato soprattutto come centro di accoglienza per i visitatori delle vecchie miniere della zona, è completamente scoperchiato: si tratta di circa 2 mila metri di tetto. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Clusone e i tecnici comunali.
Le strade
A Foppolo nuova chiusura al traffico della provinciale 2 dalle 18 di giovedì alle 7 di venerdì: impossibile anche raggiungere la zona di san Simone. Venerdì mattina è in programma un distacco programmato della neve pericolante, e quindi potrebbero scattare nuove chiusure. Per ora transito consentito solo a residenti, fornitori, trasporto pubblico e, ovviamente, per le emergenze
A Ludrigno di Ardesio dopo l'evacuazione scattata dal primo pomeriggio di mercoledì, con 14 persone ospitate in albergo o da parenti, è stato attrezzato a dormitorio i locali dell'ex elementare: qui i residenti potranno dormire restando più vicini alle loro case
In alta valle, a Valbondione, sotto monitoraggio la provinciale 49 all'altezza della Valle di Foga: chiusura notturna dalle 21 alle 7 di venerdì, poi dipenderà dall'evoluzione del tempo. Ancora nessuna decisione sul possibile sgombero di alcuni abitanti di Fiumenero.
A Mezzoldo la strada provinciale è chiusa in località Scaluggio: non si possono raggiungere le locaità Madonna delle Nevi, Fraccia e Passo San Marco.
In Valle di Scalve l'eventuale chiusura della strada sarà decisa in base all'evoluzione del meteo.
Le previsioni
Secondo i comunicati di Arpa la perturbazione dovrebbe completare il suo passaggio nella notte fra giovedì e venerdì.
Sopralluoghi
Sarà effettuato un volo di ricognizione con elicottero sulle zone a rischio della Valle Brembana, Seriana e di Scalve per valutare lo stato di consistenza del manto nevoso e la definizione di eventuali interventi per tutelare l'incolumità di abitanti e automobilisti.
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Ascolta Roberto Regazzoni
