Scuola e società: una lettera della Cisl ai candidati alla Provincia

Quali progetti per la scuola e la società bergamasca? La domanda - rivolta ai candidati di tutte le forze politiche per le elezioni provinciali -  arriva dalla Cisl.

«Sarà pur vero - scrive Vincenzo D’Acunzo, segretario generale Cisl Scuola Bergamo nella missiva che sarà inviata a tutti i candidati - che, in tempi di crisi quali quelli che da alcuni mesi stiamo vivendo, parlare di progetti può sembrare fuori luogo in quanto, il pensiero che sotterraneamente ci perseguita, è quello della “sopravvivenza”. Siamo certi, tuttavia, che non è affatto sbagliato parlare di “progetti”: perché?

Perché la politica, se vuole assolvere alla propria funzione, non può fare a meno di progettare e una società non può vivere senza un progetto di futuro. Certo questo non può e non deve affatto significare che oggi non dobbiamo pensare al presente (non ci soffermiamo sulla sua “fotografia” semplicemente perché è quotidianamente sotto i riflettori non solo dei mezzi di comunicazione di massa, ma, soprattutto, dei “vissuti” di tutti) ma abbiamo il dovere di guardare avanti, di preparare il domani: e vogliamo farlo interrogando quanti si accingono ad assumere incarichi di responsabilità collettiva.

A queste persone, anzitutto, va il nostro ringraziamento perché non è certo facile operare la scelta di investire il proprio tempo in un disegno di “bene comune”: perciò diciamo anche che siamo disponibili a dare il nostro contributo perché la società bergamasca, in tutte le sue articolazioni, possa trovare, nei prossimi anni, un’immagine di comunità coesa in grado di proporsi, come in passato, come modello anche per altri.

Siamo pienamente consapevoli del fatto che, oggi, il governo dei processi comporta difficoltà molto più rilevanti dato che tutti i settori sono attraversati da profonde ristrutturazioni legate all’avvento delle tecnologie e della globalizzazione, ma, proprio per questo, proprio perché lo scenario si presenta pieno di insidie, ci permettiamo di sollecitare i futuri decisori politici ad assumere la formazione come risorsa strategica, come leva per aprire la strada ad un orizzonte meno tetro del presente. La formazione dovrà “ricevere” attenzione e risorse non solo per “far fronte” ai nuovi bisogni dei mercati ma, e soprattutto, per “promuovere” nuova cultura funzionale a rispondere alla domanda di soggettività, di personalizzazione degli impegni lavorativi, di professionalità per migliorare l’inserimento nel lavoro e per conseguire maggiore sicurezza in un quadro complessivo di grande incertezza con cui dovremo imparare a convivere.

Più alti livelli di formazione e, quindi, di professionalità sono determinanti perché la società bergamasca possa restare legata al treno dello sviluppo. Per questo motivo, proprio in questa fase in cui siete tutti impegnati ad individuare i bisogni perché domani, con l’assunzione delle responsabilità che gli elettori vi delegheranno, possiate trovare le opportune risposte, Vi rappresentiamo una pressante raccomandazione.

Dato che, tra i primi provvedimenti che la Provincia è chiamata ad emanare, in settembre, per quanto riguarda la scuola, vi è il dimensionamento territoriale, cioè la definizione di ambiti territoriali all’interno dei quali insediare le Unità Formative, vi chiediamo con forza, proprio per il ragionamento che abbiamo sostenuto, di operare in modo tale che ogni ambito possa annoverare la pluralità degli ordini di scuola e degli indirizzi, ivi compresi, quelli derivanti dall’accordo Stato-Regione Lombardia e quelli insiti negli emanandi regolamenti.

Una scelta rispondente a questa filosofia è garanzia perché ogni giovane possa assecondare il proprio progetto di vita, accedere ai diritti di cittadinanza ed essere “risorsa” per l’intera collettività».

«Sempre disponibili al confronto - conclude Vincenzo D’Acunzo - certi che, una volta eletti, vorrete rimanere in ascolto, ritenere ragionevole e accogliere questa nostra richiesta, Vi porgiamo i nostri migliori auguri».

© RIPRODUZIONE RISERVATA