Caravaggio, l'egiziano «rimandato»
conquista la cittadinanza

L'esame di riparazione è stato superato. Rafat Abdelrahman, l'egiziano che s'era visto congelare la cittadinanza perché non sapeva leggere la formula di giuramento, ce l'ha fatta: da ieri è «anche» italiano, dopo essere riuscito nell'avventurosa traversata delle poche righe che dividevano il precario limbo degli stranieri con permesso di soggiorno in cui si trovava dal blindato status di cittadino.

Per due settimane è rimasto in castigo dietro la lavagna, dove lo aveva spedito il sindaco di Caravaggio Giuseppe Prevedini. «Torni la prossima volta, chiedere la cittadinanza non è come chiedere un etto di prosciutto - l'aveva ammonito il primo cittadino leghista -. Chi la desidera deve conoscere sufficientemente la nostra lingua e anche la nostra cultura».

Visibilmente emozionato, ieri l'immigrato ha letto di fronte al primo cittadino la formula del giuramento alla Repubblica e alla Costituzione italiana completando così l'iter formale necessario per l'ottenimento della cittadinanza.

La questione della concessione dalla cittadinanza a extracomunitari che non sanno leggere l'italiano per il sindaco Prevedini non è comunque chiusa con il caso di Rafat Abdelrahman. La sua proposta è che nella legge che stabilisce i criteri per il suo ottenimento venga al più presto inserito come requisito obbligatorio la partecipazione a un corso per l'apprendimento della lingua italiana parlata ma soprattutto scritta.

© RIPRODUZIONE RISERVATA