«Con il tram servizio peggiorato»
Lettera di protesta di 100 pendolari

Con l'arrivo del tram speravamo che il servizio di trasporto sulla tratta Clusone-Bergamo migliorasse, invece è peggiorato. È il senso di una lettera che è stata firmata da un centinaio di pendolari e inviata alla Provincia, alla Regione, alla Sab e alla Teb, che gestisce la tramvia.

Le novità adottate dal 10 giugno - e che hanno interessato non solo chi si sposta fra la città e Clusone ma anche, proseguendo, chi va a Schilpario, Valcanale, Valbondione, Val del Riso ... - hanno «notevolmente peggiorato» la situazione.

Nei primi giorni - tra la mancanza di informazioni adeguate, sugli orari e le coincidenze, e l'assenza di tabelle orarie che i pendolari potessero portarsi a casa per analizzarle con comodo - c'è stata molta confusione. In particolare per quanto riguarda gli orari di punta, quando molti bus dopo la fermata di Albino sono stati dirottati sulla superstrada, sulle quale proseguivano verso Bergamo senza fermate.

Tema del contendere - secondo i pendolari - proprio le fasce orarie «di punta»: per esempio sono stati conservati autobus diretti da Clusone alla città al pomeriggio, mentre al mattino l'ultimo è quello delle 7.

E poi ancora l'affollamento dei tram negli orari critici del rientro pomeridiano: diverse persone rimangono in piedi, perché prima, alla stessa ora, partivano tre bus (per Bratto, per Comenduno e per Casnigo-Gandino).

LE DOMANDE DEI PENDOLARI
Perché - si domandano tra l'altro i cento pendolari firmatari della lettera - nessuno ha pensato a un questionario per conoscere bisogni e priorità di chi viaggia? C’è ancora qualcuno che onestamente crede che gli orari indicati sugli opuscoli siano normalmente rispettati? Perché per i biglietti è prevista l’integrazione Atb valida per le due ore successive alla convalida dello stesso mentre nulla è previsto per i possessori degli abbonamenti che devono ora utilizzare anche i mezzi Atb? I responsabili movimento Sab sono a conoscenza di quante persone utilizzavano le fermate in Via Corridoni, in Via Frizzoni scendendo verso Bergamo e quelle in via A. Maj e Via Corridoni nel salire verso le valli? Perché hanno modificato, peggiorando sensibilmente il servizio, quanto indicato nel primo volantino? Perché non è stato previsto un periodo di prova per valutare gli orari, le coincidenze, le corse da mantenere e quelle da sopprimere? Sono stati interpellati o, quanto meno, informati, i sindaci ed i presidenti delle Comunità montane coinvolte nello stravolgimento del servizio? Qualcuno alla Sab, alla Teb o in Provincia ha pensato al disagio delle persone anziane e di coloro che si recano negli ospedali per esami e terapie?

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