Vendita case: certificazione
energetica obbligatoria da luglio

Ancora pochi giorni e per tutti gli immobili ubicati in Lombardia oggetti di compravendita scatterà l'ora dell'attestato di certificazione energetica. È fissato infatti dal primo di luglio l'obbligo di presentare da parte di chi vende un immobile il documento che permette di conoscere il rendimento energetico della propria abitazione in relazione al suo uso standard secondo la sua specifica destinazione urbanistica.

Una novità importante (lo si è capito bene durante l'incontro informativo promosso ieri dal consiglio notarile di Bergamo: il salone in viale Vittorio Emanuele era infatti affollato di notai arrivati a Bergamo da tutta la regione) che recepisce la normativa regionale, una delle poche già in vigore nel nostro paese.

«Sino ad oggi e da alcuni anni - spiega Pierluigi Fausti, presidente del consiglio notarile di Bergamo - il provvedimento ha riguardato solo gli immobili nuovi e di determinate tipologie. Da luglio, invece, salvo alcune specifiche eccezioni, la normativa si applica a tutte le singole unità immobiliari oggetto di compravendita, indipendentemente dalla loro data di realizzazione. Quindi, al momento dell'atto di vendita (un trasferimento a titolo oneroso delle singole unità immobiliari) deve essere allegato allo stesso anche l'attestato di certificazione energetica».

Ciò significa che, per fare un esempio, il proprietario di un appartamento costruito quarant'anni fa (ma il discorso vale appunto per qualsiasi data: 50, 80, 140 anni fa…) dovrà munirsi dell'attestato di certificazione energetica (Ace) da allegare poi all'atto di vendita. Quindi, anche per le nostre abitazioni, così come avviene da anni per i frigoriferi, tanto per fare un esempio, arrivano le classi di rendimento energetico che andranno dalla A (la più alta) alla E (la più scarsa): lettere che incideranno, e non poco, sul valore degli immobili.

«È del tutto evidente - osserva Antonio Testa, notaio a Monza e relatore dell'incontro - che un'abitazione che fa risparmiare energia avrà una quotazione più alta. Il notaio dovrà perciò evidenziare tra i documenti che servono per poter fare la stipula anche quello riguardante l'Ace, che è obbligatorio».

Non potendo escludere che qualche proprietario faccia il furbo tentando una vendita che esclude l'Ace, la Regione Lombardia è pronta a far entrare in vigore una normativa che prevede sanzioni amministrative molto pesanti (possibili ammende sino a 30 mila euro). «Il certificato - spiegano Fausti e Testa - è rilasciato da un tecnico che deve essere iscritto, per quanto riguarda la Lombardia, ad un particolare organismo regionale: il Cened, certificazione energetica degli edifici. Attualmente sono circa 9 mila i tecnici certificatori che hanno ricevuto l'ok dall'organismo: il loro elenco è consultabile sul sito www.cened.it».

La novità comporta per i venditori di case il costo aggiuntivo per avere l'attestato (mediamente dai 300 ai 500 euro), mentre non ci saranno novità pecuniarie a livello notarile. «La normativa regionale - sottolinea Mauro Fasano, responsabile unità organizzativa progetti integrati e sviluppo sostenibile Regione Lombardia - dopo l'importante novità di luglio prevede tra un anno esatto, dal primo luglio 2010, l'attestato di certificazione energetica anche per tutti gli immobili oggetto di contratti di locazione, locazione finanziaria e di affitto d'azienda».

© RIPRODUZIONE RISERVATA