«Pacchetto sicurezza», in Prefettura
oltre 250 manifestanti. Ma è polemica

Oltre 250 persone si sono riunite davanti alla Prefettura venerdì pomeriggio 17 luglio per dire no al «Pacchetto sicurezza», varato dal governo e promulgato alcuni giorni fa dal presidente della Repubblica. Pacchetto sicurezza che prevede l’introduzione del reato di clandestinità e diverse norme restrittive a carico degli immigrati.

A organizzare la manifestazione la Rete 28 Marzo, che raggruppa associazioni di immigrati e di italiani, agenzie di lavoro sociale e per l’integrazione, sindacati, gruppi e onlus di società civile, e che, proprio su richiesta degli stessi immigrati, aveva preso l’impegno di un utilizzare, nel corso del presidio, bandiere o simboli politici, ma di indossare tutti una maglietta bianca con la scritta «Essere...umani!».

La presenza però di simboli politici - di Rifondazione e Cobas Cub in particolare - ha creato quindi non poche tensioni, con l'abbandono del presidio da parte di alcuni esponenti politici e delle forze sociali tra cui Davide Casati, segretario provinciale dei Giovani democratici, e Marco Brembilla, del Pd.

© RIPRODUZIONE RISERVATA