Valtorta dopo il nubifragio
«Grave rischio idrogeologico»

Grave rischio idrogeologico per la zona di Valtorta. Dopo il violento nubifragio della scorsa settimana che ha colpito la Valle Stabina con epicentro nella conca di Valtorta ora è tempo di contare i danni. Lunedì 20 luglio si è svolta una nuova ispezione dei tecnici comunali: «Abbiamo visionato la situazione della Valle Frasnida costituita da un canalone che nasce ai piedi delle rocce terminali della Corna Grande - ha spiegato il sindaco Piero Busi - ed abbiamo trovato una situazione di gravissimo pericolo idrogeologico». Il nubifragio della scorsa settimana avrebbe infatti trascinato a valle una enorme quantità di detriti ghiaiosi, una pericolosissima fiumana trattenuta in quota dalle strutture di difesa artificiale che però ora non sono più sufficienti: «Gli ammassi di pietrame - avvisa il sindaco - potrebbero fare da trampolino ad eventuali fenomeni valanghivi».

Sempre nei versanti della Corna Grande si sono inoltre formati dei canaloni percorsi da fiumane di acqua, pietre e fango che interrompono in due tratti la strada comunale che da Valtorta sale ai Piani di Ceresola danneggiando pesantemente le piste di sci nordico e mountain bike. Danneggiate anche le piste da sci quali il Canalone e la Nube Bianca mentre grossi problemi presenta anche la strada che sale da Ceresola ai Piani di Bobbio e sarà da ricostruire per lunghi tratti.

Infine i danni alla rete idrica: sono state spazzate via da smottamenti le opere di presa delle sorgenti della Contrada Ceresola che resta priva di rifornimento idrico e di una seconda sorgente che alimenta il bacino di raccolta d'acqua per le operazioni di antincendio boschivo e di innevamento delle piste.

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