Via libera al piano casa
in 5 anni 100 mila nuovi alloggi

Il piano casa del governo, che punta a realizzare in tutto il Paese centomila nuovi alloggi in cinque anni, e che interesserà naturalmente anche il mondo dell'edilizia bergamasco, ha avuto martedì 21 luglio il via libera del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che ha firmato l'apposito decreto legislativo. Si conclude così, dopo i pareri favorevoli della Conferenza unificata Stato-Regioni e del Cipe, l'iter del procedimento.

Il piano prevede finanziamenti pubblici e privati (si parte da 200 milioni di euro, destinati poi ad aumentare), incentivi e agevolazioni fiscali per favorire la costruzione di nuove case e facilitare l'accesso agli alloggi da parte delle fasce di popolazione per le quali è più forte l'esigenza di un sostegno abitativo: nuclei familiari a basso reddito, giovani coppie, anziani in condizioni sociali svantaggiate, studenti fuori sede, persone sfrattate, immigrati regolari a basso reddito, residenti da almeno dieci anni in Italia o da cinque nella stessa regione.
Gli alloggi saranno destinati sia in proprietà quali prima casa, sia in locazione a canone sostenibile e a canone sociale.

Soddisfatto di questo passo il ministro alle Infrastrutture Altero Matteoli: «Il governo - ha dichiarato il ministro - ha mantenuto un altro impegno del programma elettorale. Parte così la realizzazione di un ambizioso piano di alloggi che avrà positive ripercussioni sociali e che amplierà l'offerta di lavoro nel settore delle imprese edilizie su tutto il territorio del Paese. Inizialmente si prevede un intervento di 200 milioni di euro, che diventeranno 550 milioni con prossimi stanziamenti. Il Piano - sottolinea Matteoli - consiste in un insieme di interventi di edilizia residenziale pubblica, project financing, agevolazioni alle cooperative edilizie e un sistema integrato di fondi immobiliari, cui è devoluto uno stanziamento di 150 milioni di euro, che a regime si stima attrarrà investimenti per 3 miliardi di euro. Il tutto da attivare con la collaborazione anche finanziaria di Regioni ed Enti locali. Tra l'altro - conclude - è prevista la valorizzazione di aree demaniali con la loro riqualificazione urbana».

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