Controlli sulle strade e nei bar
Arresti e denunce nella Bassa

Controlli nella notte nella Bassa Bergamasca contro i fenomeni di immigrazione clandestina, spaccio di droga e prostituzione. È stata una lunga serata quella tra sabato 25 e domenica 26 luglio per le forze dell'ordine: dalle 20 alle 3.30 del mattino i carabinieri della Compagnia di Treviglio hanno effettuato ispezioni in locali pubblici e sulle strade della Bassa. Intotale sono stati due gli arresti e nove i denunciati.

In particolare le indagini si sono concentrate in alcuni locali serali tra i quali il Boulevard Cafè di Treviglio, il For Bar di Osio Sotto, un caffè nel centro abitato di Boltiere e tre locali di Dalmine: il Rendez Vous, lo Spartacus e il Capolinea. In questi ultimi esercizi pubblici i controlli sono stati effettuati dai carabinieri di Treviglio in collaborazione con il Dipartimento provinciale del lavoro di Bergamo e i Nas dei carabinieri di Brescia. Indagini che hanno portato alle denuncia dei titolari del Rendez Vous e dello Spartacus per l'inosservanza delle norme sulla corretta conservazione degli alimenti e per l'impiego di lavoratori in nero (tre allo Spartacus e uno al Rendez Vous), con sanzioni che sono ammontate a 29.500 euro.

I controlli sono poi proseguiti sulle strade della Bassa, concentrandosi a Zingonia - in via Oleandri di Verdellino e all'interno degli esercizi commerciali di piazza Affari -: cinque i cittadini marocchini, tutti clandestini, trasportati in caserma. Si tratta di extracomunitari, di età compresa tra i 23 e i 30 anni, denunciati in stato di libertà per mancata esibizione dei documenti di identità personale.

Contro il fenomeno della prostituzione, i militari si sono infine spostati lungo la statale 525, tra Dalmine e Boltiere: i controlli in questa zona sono stati finalizzati anche a raccogliere elementi utili per le indagini relative alle recenti sparatorie avvenute nella zona. Dodici le giovani prostitute romene accompagnate in caserma al fine di verificare documenti e identità: due di queste, di 25 anni - che non erano romene bensì moldave e in possesso di documenti falsi -, sono state denunciate per false dichiarazioni.

In manette, invece, un marocchino di 34 anni, pregiudicato e con una precedente pena di 2 anni e 4 mesi per detenzione e spaccio di stupefacenti e una pregiudicata di 24 anni, ucraina, con un precedente ordine di carcerazione per una pena di 10 mesi per stupefacenti.

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