Uniacque, multa da 50 mila €
per le super bollette a Sovere

I consumatori di Sovere non sono stati adeguatamente informati: la società dovrà pagare 50 mila euro. È la sanzione amministrativa decisa dal Garante della concorrenza e del mercato nei confronti della società Uniacque, gestore del servizio idrico integrato nella provincia per conto dell'Ato, l'autorità d'ambito ottimale. La vicenda tocca in particolare i cittadini di Sovere, che nel passaggio dalla gestione locale (in carico alla Valcavallina servizi Srl) a quella di livello provinciale hanno subito un consistente incremento delle tariffe, in alcuni casi pari al 200%. Ma la vera batosta è stato il pagamento degli arretrati: infatti si sono visti recapitare fatture per consumi effettuati tra il mese di gennaio 2007 e giugno 2008. Somme ingenti e, secondo i cittadini, senza alcun preavviso.

La protesta è scattata a più livelli, da parte del sindaco Arialdo Pezzetti nei confronti di Ato e Provincia, del consigliere di minoranza Luigi Minerva (che si è mobilitato in Consiglio e fuori) e delle associazioni di consumatori a cui si sono rivolti diversi cittadini alle prese con le salate richieste di pagamento. Il caso è arrivato anche all'attenzione del Garante della concorrenza e del mercato, che ha valutato le fatture contestate e l'intera situazione di cambiamento delle tariffe. Da Uniacque hanno sostenuto che la società - costituita nel marzo del 2006 - non si è sottratta ai suoi compiti ma, visto che l'Ato ha approvato le nuove tariffe avrebbe anche dovuto comunicarle agli utenti. Ma il Garante non pare abbia condiviso questo ragionamento ritenendo che Uniaque «come affidataria del servizio integrato idrico avrebbe dovuto, direttamente farsi carico di una corretta informazione nei confronti dei consumatori, senza demandarla agli enti locali interessati».

Nelle sue conclusioni il Garante ha considerato delle circostanze attenuanti: Uniacque infatti in seguito alle contestazioni delle tariffe ha disposto delle proroghe e dei pagamenti dilazionati in cinque rate mensili (il termine ultimo era il 31 dicembre 2008). Per questi motivi la sanzione applicata non è stata la massima prevista (500 mila euro) ma una somma ritenuta congrua, ossia 50 mila euro. «Occorre considerare - si legge nella delibera del Garante - che la pratica commerciale in esame è particolarmente scorretta in quanto la società in questione ha lasciato gli utenti in un particolare deficit informativo non consentendo loro in tal modo di fruire di un adeguato lasso di tempo per orientare le proprie scelte economiche in rapporto ad un servizio essenziale quale quello dell'acqua e in una situazione profondamente mutata in rapporto al passato». La sanzione a carico di Uniacque è forse una piccola soddisfazione per i cittadini di Sovere che l'anno scorso hanno dovuto affrontare gli esborsi imprevisti, ma la vicenda non è certo terminata qui. Infatti il Garante non è entrato nel merito della questione più spinosa: il «peso» delle nuove tariffe per gli utenti soveresi. Ad ogni modo Uniacque non è rimasta inerte, anzi ha già presentato un ricorso contro la decisione del Garante come spiega il presidente della società, Alessandro Longaretti: «Riteniamo che la sanzione sia sproporzionata rispetto alla economicità del servizio offerto da Uniacque. Per questo motivo abbiamo presentato ricorso al Tar del Lazio, competente in materia. Riguardo ai tre punti oggetto del ricorso, il Garante ha ritenuto di esprimersi essenzialmente sull'aspetto informativo. La questione della determinazione delle tariffe o dell'applicazione retroattiva, che penso fosse quella che più premeva ai ricorrenti, non è stata affrontata dal Garante. Ricordo poi che oltre il 90 per cento degli utenti di Sovere ha pagato il dovuto, resta quindi una piccola percentuale che non ha pagato o lo ha fatto in misura ridotta. Ora, anche alla luce della sentenza, andremo a valutare le modalità di recupero delle somme non versate».

«La sanzione del Garante - continua il presidente di Uniacque - è riferita a una carenza informativa da parte della nostra società: tutto sommato tra stampa e comunicati ci pare di avere fatto il nostro dovere, a Sovere come negli altri paesi della provincia. Vedremo come valuterà la questione il Tar del Lazio a cui abbiamo fatto ricorso». Le «acque» a Sovere quindi restano agitate, in particolare il consigliere Minerva non intende abbandonare la presa sul problema tariffe e in occasione del Consiglio comunale di venerdì annuncia una manifestazione di protesta per chiedere le dimissioni di sindaco e Giunta.

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