Villa Zanchi si rifà il look
e pensa all'Expo 2015

Non più solo location per matrimoni, banchetti e cerimonie, ma la cornice ideale per meeting e congressi istituzionali e aziendali di elevato livello, in grado di offrire un «pacchetto all inclusive», strizzando anche l'occhio all'Expo milanese del 2015. È la nuova sfida di Villa Caroli Zanchi a Stezzano, la suggestiva dimora ottocentesca progettata dall'architetto Giacomo Bianconi, che dal maggio scorso ha cambiato proprietario, passando dal Gruppo Zambaiti di Cene (titolare dell'omonimo cotonificio) che l'aveva acquistata oltre vent'anni fa, all'immobiliare altoatesina Brania Srl: un'operazione che ha messo sul piatto svariati milioni di euro.

RESTAURI E NUOVI OBIETTIVI
Villa Zanchi sotto la proprietà Zambaiti è stata oggetto di un consistente intervento di restauro che ha riguardato esterni, interni e il grande parco circostante: ora è partito un piano di rilancio che vedrà i suoi primi frutti il prossimo anno, e che inizierà con il consolidamento delle posizioni raggiunte in termini di visibilità. La dimora manterrà la sua vocazione di location per cerimonie, allargandosi però a meeting e convention, soprattutto nell'ambito della rappresentanza istituzionale, dalla grande industria alle associazioni di categoria, agli enti pubblici. Fino ad arrivare all'Expo 2015.
L'obiettivo è quindi quello di creare una struttura organizzativa in grado di fornire una risposta a 360 gradi a ogni tipo di esigenza in questo ambito. Il resto lo faranno i lussuosi e affrescati ambienti della villa, oltre al parco secolare: dai sei saloni principali al piano nobile unitamente ai quattro salottini (ciascuno con uno stile architettonico diverso) alle scuderie attrezzate a sala conferenze con una capienza di 170 persone, fino agli ex alloggi dei conti Zanchi al piano superiore: dodici stanze e salotti con camino, in grado di ospitare riunioni di lavoro e cene all'inglese (ovvero con un numero di convitati ristretti).

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