Scoppia la «guerra dei kebab»
Capriate li vieta nel centro

A Capriate San Gervasio aperture limitate per kebab, pub e birrerie, straniere e italiane he siano. A deciderlo la Giunta comunale che persegue uno scopo: ridurre al minimo «situazioni che talvolta diventano incontrollabili» spiega il sindaco Cristiano Esposito. In buona sostanza attività come quelle dei kebab o dei locali serali che potrebbero creare problemi viabilistici, quiete pubblica e disagio sociale per la frequentazione costante e prolungata.

Kebab e simili non potranno quindi più aprire nei centri storici di San Gervasio, Capriate e Crespi d’Adda. In caso di eventuali richieste al di fuori dei centri, dovrà seguire una fase di negoziazione con l’amministrazione comunale volta a verificare che «la zona urbanistica possa accogliere il locale pubblico, il rispetto delle particolari prescrizioni a tutela della gente che vi abita e gli eventuali standard qualitativi dettati dalla particolare attività in relazione alla situazione viabilistica ed urbana oramai consolidata nel quartiere dove è richiesta l’apertura di tali attività».

Non è d’accordo su quanto deciso dalla Giunta il consigliere Enzo Galbiati del gruppo di opposizione di centrosinistra «Città Democratica» che sottolinea: «È una scelta discriminatoria contro soprattutto gli extracomunitari intenzionati ad aprire attività ricettive. Posso essere d’accordo che le attività debbano essere aperte in luoghi idonei e devono avere i requisiti igienici. Credo che in un paese come il nostro dove oramai gli stranieri, compreso gli extracomunitari sono quasi 700 pari al 9% della popolazione si devono mettere in atto anche delle iniziative che siano indirizzate verso una politica che incoraggi l’integrazione nel nostro tessuto sociale. Il nostro gruppo su questa importante problematica presenterà un’interrogazione che sarà discussa durante il prossimo Consiglio comunale e attraverso la quale chiederemo spiegazioni al sindaco e all’assessore al commercio Libero Guida».

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