Zogno, in vendita l'osteria
del brigante Pacì Paciana

È in vendita l’osteria di Pacì Paciana, il celebre brigante. Lui se ne stava là a spiare, attraverso uno sportellino, gli avventori e ascoltava quello che dicevano. Un calice di vino scioglieva molte lingue che per il «padrù de la al Brembana» (al secolo Vincenzo Pacchiana) erano fonte preziosa di informazioni. Tradizioni e leggende, storie raccontate un tempo vicino al camino o nella stalla, che oggi vengono ripetute ormai solo negli spettacoli dei burattinai. L’ex osteria è al civico 5.

Al piano terra c’è un bel portoncino dai battenti in vecchio legno con accanto una finestra; due finestre al piano di sopra e altre due sotto la gronda. Sulla facciata l’intonaco è sbiadito ma si legge ancora, sia pure a fatica, «Osteria del ponte», con chiaro riferimento al ponte distante pochi metri. Chi viene dal centro di Zogno, una volta scavalcato il Brembo, può prendere la strada per Poscante, oppure quella per Grumello de’ Zanchi, che è appena più in là, o continuare lungo la sponda in direzione di Romacolo. Uno snodo di traffico, poco importa se di soli viandanti e muli, un tempo importante. Spostiamoci ancora a Zogno e concentriamo l’attenzione sul ponte accanto alla famosa osteria.

L’attuale struttura, che risale al 1838, si presenta con due ampie arcate e un poderoso pilastro centrale. Prima ce n’era un altro danneggiato da una piena: dalla sagoma gotica, era percorso da una angusta mulattiera. Potrebbe essere stato questo il teatro del celebre agguato mentre il bandito era diretto all’osteria o se ne usciva per raggiungere Zogno.

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