Risparmio e tutela delle stelle
Così Seriate abbassa le luci

«Il cielo stellato è considerato patrimonio naturale del Comune da conservare e valorizzare». Con questa suggestiva enunciazione inizia il corposo testo del Piano regolatore dell’illuminazione comunale di Seriate. Due gli obiettivi: risparmio energetico e riduzione dell’inquinamento luminoso e ottico che disturba in modo particolare il cielo stellato e cambia i ritmi di vita degli uomini, delle piante e degli animali.

Il piano redatto dalla Cogepi srl di Curno è stato definitivamente approvato in Consiglio comunale con i voti favorevoli della maggioranza (Lega Nord-Lista Saita-Pdl); contrario il Pd; astenuti Albatro Seriate e Rifondazione Comunista.

Il dibattito consiliare ha evidenziato che a Seriate ci sono 2.700 punti luce di cui 2.400 di proprietà del Comune e 300 dell’Enel. Molti punti luce, soprattutto quelli di più recente realizzazione, sono a norma, altri sono da adeguare.

«Lo faremo – assicura l’assessore ai Lavori pubblici Valerio Dalla Valle – con impegni di spesa annuali di circa 100-150 mila euro, compatibilmente con le disponibilità di bilancio e il patto di stabilità». Secondo Cogepi per mettere a norma i punti luce si devono sostituire i cavi; apporre appropriate schermature a lampade che disperdono i fasci luminosi; sostituire i vecchi quadri elettrici, gli interruttori e gli orologi; introdurre regolatori di tensione in modo da affievolire l’intensità della luce nelle ore meno frequentate; sostituire i corpi illuminanti preferibilmente con lampade al sodio e con inclinazione parallela alla strada.

Ma cos’è l’inquinamento luminoso? È ogni forma di irradiazione di luce artificiale che si disperde fuori dall’area dedicata e in particolare oltre il piano orizzontale. Nel Piano regolatore dell’illuminazione si spiega che l’inquinamento luminoso falsa lo spettacolo della volta celeste; scombina i ritmi vitali di flora e fauna; danneggia la cultura e la tradizione popolare; impedisce l’osservazione del cielo da parte degli scienziati.

Allora l’imperativo è che l’illuminazione pubblica e privata a Seriate abbia un verso radente dall’alto al basso. Stesso accorgimento per i monumenti di rilievo storico e, se non fosse possibile, la luce non deve superare la parte più alta dell’opera. E dopo la mezzanotte le luci vanno spente o attenuate.

«Un abbassamento generale della tensione nei punti luce consente una luminosità uniforme, cosa che non offre invece l’alternanza delle lampade accese e spente». Fra gli elementi più inquinanti figura l’illuminazione delle strade e delle piazze, degli stadi e campi sportivi, dei centri commerciali, le insegne pubblicitarie e le vetrine.

Il Comune ha messo al bando i fari roteanti che rilasciano fasci luminosi in cielo. E si è dato questa regola: ogni anno verranno individuate le sorgenti di grande inquinamento luminoso, sia pubbliche sia private, da bonificare. Il Comune può anche contribuire fino al 50% della spesa per un adeguamento luminoso privato, compatibilmente con il proprio bilancio, e comunque per non più di 15 mila euro.

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