Trema la scuola media
Paura a Villa d'Almè

Era una normalissima giornata scolastica quella di mercoledì scorso, almeno fino a quando, poco prima di mezzogiorno, alunni e insegnanti dei piani superiori delle scuole medie di Villa d'Almè non hanno avvertito delle preoccupanti vibrazioni. Un movimento improvviso, subito associato a scosse di terremoto (ipotesi poi abbandonata), che ha indotto gli alunni e il corpo docente ad abbandonare immediatamente le aule per raggiungere, sotto la pioggia, il cortile esterno. Un esempio seguito anche da coloro che occupavano il piano terra i quali, pur non avendo sentito nessuna scossa, hanno però emulato i compagni quando la campanella, azionata da Fabrizio Locatelli (responsabile della sicurezza) ha trillato nel suono prolungato che significa evacuazione immediata.

L'accaduto è trapelato soltanto lunedì 21 settembre, quando una comunicazione al nostro giornale annunciava che alcuni genitori avevano ritenuto opportuno, in questi giorni, non mandare a scuola i propri figli, paventando il ripetersi dell'episodio. Per il sindaco, Giuseppina Pigolotti, si tratta di «un allarmismo eccessivo»: «È ingiustificato tenere lontano dalla scuola i ragazzi, anche se comprendo le preoccupazioni dei genitori. Ma dai primi sopralluoghi effettuati dai tecnici strutturisti la scuola non presenta vulnerabilità. C'è anche una perizia statica del 1994, effettuata dopo gli ultimi interventi (sopralzo e palestrina) che ci rende tranquilli».

Allora perché quelle vibrazioni? Una prima ipotesi, comunque non ancora confermata, attribuirebbe quei «sussulti» ai lavori alle rotatorie che la Provincia sta eseguendo in via Sigismondi, in prossimità dell'incrocio con via Dante Alighieri dove è posizionato l'edificio scolastico, costruito nel 1931. Motivo per cui è stata spedita una lettera in Via Tasso perché assicuri che le opere in corso (nella zona è previsto anche un sottopasso) non compromettano la stabilità dell'edificio pubblico.

Anche il dirigente scolastico, Maurizio Mazzocchi, non solo persegue una ragionevole circospezione sulle vibrazioni (che lui, pur essendo nella scuola al piano terra, non ha avvertito) e si dice amareggiato «per coloro che stanno caldeggiando un passaparola per non mandare gli alunni a scuola»: «Ho fatto recapitare alle famiglie una lettera nella quale evidenziavo quanto successo mercoledì scorso. La lettera conteneva inoltre un'informativa che rendeva conto del sopralluogo effettuato prima dell'inizio dell'anno scolastico (lo scorso 18 agosto) dove si evidenziava come nessun pericolo compromettesse lo svolgimento normale dell'attività scolastica. L'indagine aveva segnalato un piccolo rigonfiamento di un intonaco esterno, sul quale si è subito intervenuti». Per Mazzocchi rappresenta un'ulteriore garanzia la ricognizione visiva effettuata subito dopo le vibrazioni con i docenti e il personale Ata, che non ha evidenziato nuove crepe e fessurazioni. «A ciò si aggiunge – conclude Mazzocchi – il parere confortante del tecnico strutturista. Con tutto ciò, mi auguro che le ansie siano sopite».

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