Alzano, ecco il Piano Pigna
cambierà tutto il centro

Una nuova fermata del tram, un polo scolastico, un mercato coperto sovraccomunale, parcheggi. E la Paolo Pigna spa con i suoi circa 400 posti di lavoro. È il «Contratto di recupero produttivo» dedicato alle cartiere. Oltre a cambiare la faccia di una parte di Alzano, è un inedito in Lombardia.

Per la prima volta, infatti, un piano urbanistico si lega a doppio filo con riorganizzazioni industriali e porta a sedersi al medesimo tavolo enti locali, operatori industriali e immobiliari, parti sociali. Oggi, in Regione, sotto la supervisione della presidenza di Roberto Formigoni, si farà il punto sulla situazione occupazionale. Un passaggio intermedio, preludio al vertice di fine mese cui prenderanno parte anche Comune e Provincia. E mentre il livello economico tira le somme, si delinea il panorama urbanistico, mostrando cosa andrà dove, e quanto.

Cominciamo con un numero: 104 mila metri quadrati. A tanto arriva, infatti, la superficie d’intervento. L’area si trova fra le vie Roma, Pesenti e Piave. «Il Comune ha posto come priorità quella del mantenimento dell’attività produttiva ad Alzano – spiega l’assessore all’Urbanistica Camillo Bertocchi –, e con essa dei posti di lavoro. Inizialmente la Pigna non era dell’idea, c’era la volontà di spostarsi all’estero. Nel 2007 l’area è stata venduta a un’immobiliare, la Leonardo spa. Poi, all’inizio di quest’anno, è arrivato l’accordo».

L’area industriale è stata divisa in tre porzioni: una a destinazione strettamente produttiva, in cui saranno riorganizzate le attività Pigna con attenzione alle divisioni cartotecnica e spirali; una collegata all’ambito della cartiera storica, oggi ancora in attività, in cui si concentreranno attività commerciali e di terziario; una, infine, destinata a servizi e compresa fra le vie Pesenti e IV Novembre, nota come ex Rilecart. Le tempistiche di trasformazione saranno stabilite con precisione nei prossimi vertici, ma si parla di almeno 5 anni per vedere opere compiute.

Uffici e negozi si insedieranno per 30 mila metri quadri: sono escluse già da ora le grandi strutture di vendita alimentari, perché il progetto è più ambizioso. «Nell’antica struttura industriale pensiamo di collocare un mercato di valle permanente, coperto, come se ne vedono all’estero - aggiunge Bertocchi - Ci potrebbero poi essere locali e ristoranti».

La nuova fermata della Teb sarà invece a metà fra Alzano Maggiore e Alzano Sopra, a circa mezzo chilometro da ognuna. Sarà la fermata "Pigna" e servirà questo nuovo polo. Nell’area Rilecart oltre a 30 mila metri quadrati di parcheggi multipiano, per circa 1.200 posti auto fra pubblici e privati, s’insedierà un polo scolastico. Ci saranno 4 mila metri quadrati per istituti comunali (medie o elementari, ndr) ma anche 7 mila metri quadrati che ora sono destinati a residenze. Per questi il Comune nel Pgt ha studiato la possibilità di uno "scambio" successivo con il liceo Amaldi. In pratica: il liceo sarà ricostruito nell’area più vicina alla Teb, lasciando che la struttura attuale sia occupata da residenze.

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