A processo per un furto di 4 euro
Il giudice non crede alle accuse

Si è dovuto presentare davanti al giudice per il presunto furto di una monetina da 2 euro e altre due monetine da 1 euro. Il giudice però non ha creduto alle accuse e l'ha assolto in rito abbreviato perché «il fatto non costituisce reato».

Si è dovuto presentare davanti al giudice per il presunto furto di una monetina da 2 euro e altre due monetine da 1 euro. Il giudice però non ha creduto alle accuse e l'ha assolto in rito abbreviato perché «il fatto non costituisce reato».

Si è concluso con un colpo di scena l'insolita udienza direttissima nei confronti di L. T., 33enne nato a Ponte San Pietro ma residente a Terno d'Isola, arrestato nella notte di mercoledì 13 aprile per furto aggravato dai carabinieri di Calusco: secondo l'accusa l'imputato avrebbe distrutto il vetro di un'automobile posteggiata per strada rubando le monetine che si trovavano nel portaoggetti.

«Era buio, ho sentito delle voci, e visto che l'auto era aperta ho dato un'occhiata per vedere cosa succedeva - ha raccontato l'imputato difeso dall'avvocato Simona Prestipino -. Non ho assolutamente rovistato nulla e soprattutto non ho rotto alcun finestrino. Le monetine erano mie e le avevo in tasca».

Il giudice ha creduto alla tesi difensiva respingendo la richieste di condanna del pm a tre mesi di condanna e 300 euro di multa. L'uomo è stato assolto in rito abbreviato per non aver commesso il reato ed è stato immediatamente liberato.

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